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Bella quell’esibizione del gruppo “The Silent Beat”!

Bimbo sordo con la mano sull'orecchio sinistroÈ decisamente di segno diverso – rispetto a quella espressa nei giorni scorsi su queste pagine da Paolo De Luca, presidente dell’APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare), anche a nome del Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi – l’opinione di Melania Vaccaro, presidente dell’Associazione Genitori di Bambini Sordi Vedo Voci, rispetto all’esibizione del balletto “The Silent Beat”, durante la trasmissione di La7 Quello che (non) ho del 16 maggio scorso, e alla presentazione di essa da parte di Fabio Fazio.
«Che belli i ragazzi del gruppo “The Silent Beat”! – ci scrive infatti Vaccaro -. Che bello vederli danzare. Che bello sapere che sono sereni, allegri, che possono divertirsi come tutti i loro coetanei, con spensieratezza. Sono tutti sordi e discutono tra loro, studiano i passi, la coreografia, trovano il ritmo del corpo felici di poter avvicinarsi al mondo della musica. Per fare tutte queste cose, usano la loro lingua naturale, la Lingua dei Segni. Tra di loro ci sarà chi parla bene, chi parla in modo comprensibile, chi parla male. Dipende dalle loro potenzialità e dalla loro storia personale. Ma questo non c’entra niente con la loro bella esibizione e con tutto il lavoro che c’è dietro e che hanno fatto in piena autonomia».

Al Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi, secondo il quale – prosegue Vaccaro – «Fabio Fazio avrebbe “archiviato con poche parole paginate di articoli sull’orecchio bionico, l’impianto cocleare”» e all’affermazione di esso, «che “con l’impianto cocleare il bambino sordo potrà parlare”», la presidente di Vedo Voci risponde che «tale approccio alla sordità infantile è solo di tipo medico e marcatamente votato all’impianto cocleare». E spiega che «la nostra associazione di genitori di bambini sordi opera da quasi vent’anni e i nostri figli hanno un’educazione bilingue, Lingua dei Segni/Lingua Italiana. Tutti parlano, tutti scrivono, tutti leggono, chi meglio e chi peggio, e i risultati scolastici sono sorprendenti. Mia figlia di vent’anni, quando ha visto il gruppo “The Silent Beat”, ha detto: “Che meraviglia, piacerebbe anche a me”. Al Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi rivolgo quindi un invito: uniamo i nostri sforzi per ottenere che vengano usati in modo sistematico i sottotitoli».

Ogni opinione è degna di considerazione e bene accetta nel nostro sito, così come la presente di Melania Vaccaro. Riteniamo infatti che stia poi ai Lettori – e soprattutto alle persone coinvolte in questi problemi – farsene una propria, grazie anche alle informazioni più precise e dettagliate possibili.
Una precisazione e un rilievo sono però necessari da parte nostra. Nel nostro testo di qualche giorno fa, firmato da Paolo De Luca, a parlare di «paginate di articoli archiviate con poche parole da Fabio Fazio» era stato lo stesso De Luca e non il Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi.
Dal taglio introduttivo dato poi a quel testo dalla nostra redazione, riteniamo che nessuna critica sia emersa rispetto alla bella esibizione del gruppo “The Silent Beat”, che anzi abbiamo noi stessi molto apprezzato. (S.B.)

L’Associazione di Genitori di Bambini Sordi Vedo Voci opera dal 1995 e uno dei suoi scopi principali è quello di sostenere le famiglie che scoprono di avere un bambino sordo, facendo sì che un dolore iniziale possa trasformarsi in una ricchezza. In particolare la ONLUS avvia una serie di progetti mirati a favorire l’incontro e lo scambio culturale tra ragazzi sordi e udenti. L’indirizzo è vedovoci@gmail.com.
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