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La cultura per tutti

Persone in carrozzina in un museoEducatori, insegnanti, operatori museali (personale addetto all’accoglienza; guide/accompagnatori; personali dei servizi educativi) e studenti stanno approfondendo in questi giorni, al Castello di Rivoli (Torino), una serie di temi riguardanti l’accesso delle persone con disabilità agli spazi museali e ai programmi culturali.
L’iniziativa – che si svolge nell’ambito del Programma Summer School, curato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – è stata promossa dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), in collaborazione con l’ISITT (Istituto Italiano Turismo per Tutti) e prevede, fino al 28 giugno, quattro appuntamenti successivi.

«Il progetto – spiegano i responsabili della CPD – parte dal presupposto che la cultura assuma un ruolo primario nel percorso di educazione, nell’esercizio del diritto al piacere e all’intrattenimento e nel processo di piena partecipazione e inclusione sociale. Tale considerazione mette dunque in evidenza la necessità di individuare le esigenze della disabilità, venire a conoscenza delle normative in materia di accessibilità, studiare modalità per organizzare e comunicare proposte culturali ed eventi senza barriere».

Quattro – come detto – gli appuntamenti previsti nell’ambito del modulo formativo, denominato Cultura per tutti. Conoscere le esigenze delle persone con disabilità per predisporre programmi culturali fruibili da tutti i pubblici, dedicati rispettivamente ai temi Conoscere e confrontarsi con la disabilità (individuazione delle disabilità e delle conseguenti esigenze; percezione, sguardo e confronto con la diversità; la disabilità nell’arte), L’accesso alla cultura tra diritto, normativa, approccio e opportunità (cenni di normativa in materia di accessibilità; la fruibilità di spazi e servizi; princìpi di accoglienza e relazione con il visitatore con esigenze specifiche; l’attenzione alle esigenze dei diversi pubblici come opportunità per nuove modalità di “vivere” l’arte; l’arte toccata, ascoltata, immaginata), L’esperienza dell’arte e l’arte dell’esperienza (l’esperienza dell’arte da parte di persone con disabilità: testimonianze e buone prassi; simulazione e spunti per laboratori e percorsi di visita attenti alle esigenze dei diversi pubblici) e Organizzare e comunicare proposte culturali e opere fruibili dai diversi pubblici (come e dove comunicare l’accessibilità; suggerimenti e consigli per organizzare un evento culturale senza barriere; l’accesso all’arte come opportunità creativa: il punto di vista dell’artista). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: educa@castellodirivoli.org, uffstampa@cpdconsulta.it.

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