In Campania un comitato unitario tra associazioni e sindacato

Lo si è deciso durante il convegno “Lavoro e crisi. I diritti delle persone con disabilità”, organizzato a Napoli dalla CGIL, per definire un piano d’azione unitario e anche l’organizzazione di una prossima manifestazione regionale. Nel corso della discussione finale, sono stati rilanciati tutti i principali obiettivi nazionali delle associazioni di persone con disabilità

In primo piano ruota di carrozzina, sullo sfondo altre persone con disabilità che protestanoPresieduto da Rosalba Cenerelli, segretaria della CDLM di Napoli (Camera del Lavoro Metropolitana) e introdotto da Raffaele Puzio del Settore Politiche sulla disabilità di CGIL, il convegno organizzato a Napoli dalla CGIL del capoluogo campano, denominato Lavoro e crisi. I diritti delle persone con disabilità – da noi presentato nei giorni scorsi – ha potuto contare sulla partecipazione di Marco Esposito, assessore del Comune di Napoli alle Attività Produttive, di Giampiero Griffo, in rappresentanza della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di Giuseppe Pagano della struttura sociale NCO (Nuova Cucina Organizzata), di Davide Pastore, presidente di commissione all’INPS di Napoli e di Anna Petrone, consigliera della Regione Campania, oltreché di altri rappresentanti di associazioni partenopee, tra le quali anche la FAND Campania (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità).

Dopo le conclusioni – tratte da Serena Sorrentino, segretaria confederale della CGIL – la discussione successiva ha fatto emergere la necessità di combattere le strategie europee per uscire dalla crisi (taglio delle spese pubbliche e dei servizi, cosa mai accaduta nelle crisi precedenti), fatte proprie anche dall’Italia, ma non condivise, ad esempio, dagli Stati Uniti.
Sono stati ripresi, inoltre, tutti gli obiettivi nazionali, vale a dire la necessità di definire una volta per tutte i LIVEAS (Livelli Essenziali di Assistenza Sociale), l’opposizione alla campagna INPS di revisioni inutili delle provvidenze, il NO al nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), la lotta per i diritti umani delle persone con disabilità e per il welfare dell’inclusione, l’applicazione della legislazione sulle barriere architettoniche e sensoriali, la scuola, il lavoro e altro ancora.
Si è deciso, in conclusione, di rilanciare l’iniziativa unitaria delle associazioni e di tutto il sindacato, costituendo un comitato unitario che definirà la piattaforma per un piano d’azione comunale e regionale e anche l’organizzazione di una manifestazione regionale. (G.G.)

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