Verso l’annientamento delle politiche sociali

È quanto mai dura la presa di posizione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nei confronti del Disegno di Legge di Stabilità licenziato dal Consiglio dei Ministri, ritenuto «l’ennesimo colpo assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro Paese». Per contrastare questo clima e queste scelte, la Federazione parteciperà dunque alla grande mobilitazione denominata “Cresce il welfare, cresce l’Italia” del 31 ottobre a Roma

Una manifestazione a Roma promossa dalla FISH

Una manifestazione a Roma di persone con disabilità della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

«Leggeremo con cura e attenzione i testi ufficiali di ciò che il Consiglio dei Ministri ha approvato, ma le anticipazioni emerse non ci sono affatto gradite»: questo il primo commento a caldo di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sul Disegno di Legge di Stabilità (la “vecchia” Manovra Finanziaria), approvato in nottata dal Consiglio dei Ministri. «Si tratta infatti – aggiunge Barbieri – dell’ennesimo colpo che viene assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro Paese».
La reazione di incredulità e sdegno si è immediatamente diffusa fra le organizzazioni delle persone con disabilità già dopo le prime indiscrezioni sugli ulteriori tagli ai trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali e sull’ennesima restrizione alla spesa sanitaria prospettata dalla bozza della Legge di Stabilità. Le riduzioni progressive che in quattro anni hanno eroso i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, i tagli derivati dal Patto di Stabilità, la già pesante sforbiciata dei trasferimenti alle Regioni, stanno infatti producendo effetti gravissimi per i servizi alle persone con disabilità e ai non autosufficienti, distruggendo una rete di protezione già di per sé estremamente esile.
Di fronte a persone che stanno perdendo l’assistenza, il supporto, i servizi, con le nuove misure prospettate dalla Legge di Stabilità, le politiche sociali sarebbero completamente annientate.

«Da un Governo che usa il termine equità ad ogni piè sospinto – sottolinea il presidente della FISH – ci aspettavamo qualcosa di più serio, una svolta strutturale nella gestione delle politiche sociali. Al contrario, viene posta ai primi punti dell’agenda la revisione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), lo smantellamento delle agevolazioni fiscali, la riduzione brutale degli interventi di sostegno e di contrasto all’impoverimento. Il massimo che si riesce ad elaborare è la riduzione della spesa per i permessi lavorativi a chi assiste un congiunto con disabilità, una scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace».
Barbieri si riferisce, nella fattispecie, alla novità che verrebbe introdotta dal Disegno di Legge di Stabilità: i permessi lavorativi verrebbero retribuiti solo al 50%, nel caso che ad assistere la persona disabile sia il figlio o il nipote o un altro parente che non sia il genitore o il coniuge. Una modalità, quella prescelta, piuttosto brutale e sbrigativa, foriera di sperequazioni.

«Per contrastare dunque questo clima e queste scelte – annuncia Barbieri – la FISH ci sarà alla grande mobilitazione denominata Cresce il welfare, cresce l’Italia del 31 ottobre prossimo a Roma, alla quale hanno già aderito oltre quaranta associazioni del sociale. Una grande iniziativa di protesta e di proposta, per chiedere a questo Governo e a chi lo sostiene di cambiare rotta: è profondamente sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro Paese». (Ufficio Stampa FISH)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

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