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Siamo tutti un po’ genitori

Madre, insieme al figlio disabile e a un altro figlioCosa succede alla famiglia, nelle sue dinamiche interne e nelle relazioni esterne, all’indomani di un evento critico, quale può essere la nascita di un figlio disabile o l’esplodere di un disagio sociale non più gestibile? Fino a che punto è sopportabile l’abbandono di parenti e amici che, di fronte all’evento critico, si allontanano anche solo perché incapaci di rapportarsi con il bambino fragile?

Sono queste alcune delle tematiche che si stanno affrontando nel ciclo di formazione sulla genitorialità, denominato Siamo tutti un po’ genitori, organizzato nell’ambito del Progetto Dall’esclusione all’inclusione: percorsi di attivazione e partecipazione familiari, promosso dall’ANFFAS di Pavia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – che ne è il capofila – insieme all’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune lombardo, all’Associazione Per fare un albero, alla Cooperativa Sociale Come Noi di Mortara (Pavia) e all’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Vigevano (Pavia), realtà, queste ultime, del Terzo Settore che, insieme all’Ente Pubblico, rispondono da anni ai bisogni delle famiglie con minori fragili (in situazione di disabilità e/o di disagio socio-culturale) di una parte del territorio della provincia di Pavia.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia, attraverso l’ASL pavese (Legge Regionale 23/99 per la famiglia).

L’obiettivo del ciclo di formazione è certamente ambizioso: mettere cioè a confronto le diverse figure che accompagnano i minori nel loro percorso di crescita (genitori, insegnanti, educatori, psicologi, animatori, volontari), non per dare risposte, ma, al contrario, per suscitare domande, al fine di stimolare sguardi nuovi verso i bambini e gli adolescenti che vadano oltre la loro fragilità.
Il percorso – che è gratuito – si rivolge infatti alle famiglie, e prima di tutto alle famiglie con bambini e adolescenti disabili oppure in situazioni di disagio sociale, ma anche a insegnanti, educatori, psicologi, animatori, e volontari.
Quattro le tematiche via via affrontate, ciascuna delle quali “tocca” le fragilità della famiglia, ma anche degli operatori, nel rapportarsi alla disabilità e/o disagio del bambino. Il primo tema (Quel che resta … della famiglia) è stato sviluppato da Angelo Villa in un incontro svoltosi a Pavia con grande successo di pubblico (oltre centoquaranta presenze) il 29 settembre scorso. Il secondo tema, invece, affronterà la relazione con il bambino fragile attraverso Il linguaggio del corpo e sarà trattato a Vigevano, sabato 20 ottobre (Collegio Santa Cataerina da Siena, Via san Martino, 17/a, ore 14,30-16,30), a cura di Daniela Jann, terapeuta della psicomotricità e a Pavia, sabato 27 ottobre (presso AIAS di Pavia, Viale Petrarca, 38, ore 14,30-16,30), da Eugenio Lombardi, formatore in scienze motorie. (D.M.)

Per ulteriori informazioni: Donatella Morra, responsabile del progetto, tel. 0382 539438 (presso ANFFAS di Pavia),  donatellamorra@hotmail.com.

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