Dopo le forti perplessità e critiche espresse nei giorni scorsi da numerose associazioni delle Marche, riunite nel CAT (Comitato Associazioni Tutela), di cui avevamo ampiamente riferito, anche le Segreterie Regionali di CGIL, CISL e UIL, unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati, esprimono la loro delusione, denunciando in una nota «il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo, durante il lungo confronto con l’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Famiglia della Regione Marche, sulla Proposta di Legge Sistema regionale integrato dei servizi sociali». Approvata dalla Giunta Regionale il 3 dicembre scorso, quest’ultima si appresta ora a compiere il proprio iter in Consiglio.
«I sindacati – si legge poi nel comunicato – sottolineano la mancanza di una proposta convincente in merito ai Livelli Essenziali di Assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla gestione associata dei servizi stessi, alle professionalità del sociale, ai tempi di attuazione, alla partecipazione».
Il modo di agire dell’Assessorato competente viene definito in tal senso «autoreferenziale», ma non mancano le dure critiche nemmeno per la Giunta nel suo complesso, che «ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali».
Insieme quindi ai propri sindacati dei pensionati, le organizzazioni avvieranno una serie di azioni «di informazione e mobilitazione su tutto il territorio regionale, per modificare la proposta regionale e per promuovere concrete e reali risposte ai bisogni dei Cittadini, a difesa dei diritti di cittadinanza e a tutela delle fragilità». (S.B.)
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