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Sottratti 80 milioni al 5 per mille?

Realizzazione grafica dedicata al 5 per milleGià dallo scorso mese di maggio, alcuni organi di stampa avevano lanciato l’allarme sul fatto che dal totale della somma complessivamente raccolta in relazione al 5 per mille – il noto strumento introdotto nel 2006, per consentire ai contribuenti di dedicare appunto il 5 per mille delle proprie imposte sul reddito a sostegno delle attività delle organizzazioni di Terzo Settore – vi era stata una riduzione di circa il 17% nell’erogazione a favore dei soggetti beneficiari.
Il Forum Nazionale del Terzo Settore – organizzazione cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – aveva allora chiesto spiegazioni direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze, giunte solo in questi giorni, rivelandosi, per altro, assai contraddittorie.
«La documentazione allegata alla risposta del ministro Grilli – viene infatti spiegato dai rappresentanti del Forum -, che riporta un carteggio tra la Ragioneria di Stato e l’Agenzia delle Entrate, è incoerente e ambigua. Se da un lato, infatti, l’Agenzia delle Entrate conferma la somma dei 463 milioni di euro che i contribuenti hanno destinato al 5 per mille, dall’altro ribadisce che l’effettiva disponibilità è di soli 383 milioni. D’altro canto, la nota del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato segnala invece una disponibilità totale di risorse per 409,3 milioni di euro. Oltre quindi a un ritardo inaccettabile nei tempi di pagamento, si aggiungono risposte confuse che destano allarme e preoccupazione tra i soggetti che hanno ricevuto o sono in attesa di ricevere l’erogazione del 5 per mille. E sappiamo bene quanto questo strumento sia di vitale importanza per il mondo degli enti non profit».

Va ricordato, a proposito di quanto denunciato dal Forum, che lo Stato non ha alcun diritto o potere di trattenere o decurtare gli importi incassati, come ribadito anche dalla Sentenza 202/07 della Corte Costituzionale, essendo invece obbligato a trasferirli interamente ai soggetti indicati dal contribuente.
«Se le cose stanno dunque come sembra – concludono dal Forum – ci troveremmo di fronte a una violazione gravissima delle leggi e del patto di fiducia tra Stato e Cittadini. Ancora una volta, infatti, e in un momento così difficile per i Cittadini e per le organizzazioni sociali, non si trova di meglio che andare a togliere risorse al Terzo Settore e alla sussidiarietà. Chiediamo pertanto risposte urgenti e definitive in merito alla reale distribuzione delle risorse del 5 per mille e porteremo avanti il nostro impegno perché uno strumento di sussidiarietà fiscale, così importante per le associazioni, venga applicato come previsto dalla Legge». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.

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