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Cene senza senso… per scoprire tutti i sensi

Cena al buioLe “cene al buio” – iniziative che continuano a diffondersi nel nostro Paese – si svolgono in ambienti completamente oscurati e servite da camerieri non vedenti. E proprio di “cene al buio” è fatto il Progetto Cene senza senso, promosso dall’Associazione di Promozione Sociale fiorentina Incontri Ravvicinati (Spazio libero e creatività sociale), avviato grazie alla preziosa collaborazione con gli studenti dell’IPSIA per Ciechi Nicolodi di Firenze e con altri giovani non vedenti della città. Un percorso, questo, che in futuro potrebbe anche diventare una preziosa occasione di inserimento professionale.
«Rispetto alle cene al buio tradizionali – spiegano tuttavia i responsabili di Incontri Ravvicinati – spesso protagoniste di situazioni un po’ “elitarie” e magari lanciate come eventi particolari da ristoranti o alberghi di un certo livello, con un pubblico “scelto”, la nostra proposta vuole essere più accessibile, permettendo l’esperienza anche alle fasce più giovani e più disagiate, con menù dal costo relativamente contenuto. E un’altra differenza, rispetto alle cene al buio “tradizionali”, è che i piatti sono cucinati da cuochi professionisti non vedenti».

Una nuova tappa di questo percorso – che servirà anche a sostenerne gli sviluppi – è in programma dunque per domenica 14 aprile, presso il Circolo Arci Porta al Prato (Via delle Porte Nuove, 33, Firenze, ore 20) e cediamo ancora la parola a Incontri Ravvicinati, per spiegarne tutti i più profondi significati.
«Quella della cena al buio è un’esperienza unica, che permette di sperimentare un momento comune come il pasto, in una maniera del tutto nuova, senza l’ausilio della vista. Non è solo un modo per avvicinarsi alla quotidianità di chi non può vedere, ma anche una maniera di cambiare prospettiva in modo radicale, scoprendo così nuove sensazioni e nuovi stimoli. Senza il filtro della vista, infatti, il cibo assume un nuovo misterioso sapore, e le diverse consistenze sconvolgono i ricordi che abbiamo di determinati pasti. E cambia lo stesso rapporto con gli altri commensali, nel momento in cui cade il primo pregiudizio dato dall’immagine estetica dell’altro». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: incontriravvicinati@gmail.com.

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