Primo bersaglio “centrato” per quella Proposta di Legge (Atti della Camera n. 538, prima firmataria l’onorevole Margherita Miotto), che dovrà risolvere la delicata questione riguardante il reddito di cui tenere conto, per l’assegnazione delle pensioni di invalidità civile (circa 270 euro mensili), dopo che alla fine del 2012, con la Circolare n. 149, l’INPS aveva stabilito che si guardasse anche al reddito del coniuge, un provvedimento quanto mai discusso che, lo ricordiamo, era stato assunto non in base a norme parlamentari ma a interpretazioni contraddittorie emesse dalla Corte di Cassazione. Gli effetti di quella Circolare erano poi stati sospesi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel gennaio scorso, in attesa di un’istruttoria dall’esito incerto.
Dal canto suo, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva più volte ribadito che la questione avrebbe dovuto essere risolta esclusivamente in Parlamento, «mettendo la parola “fine” a una querelle che impatta sulle condizioni di vita delle persone con disabilità».
Come avevamo quindi riferito nelle scorse settimane, alla fine di marzo era stata annunciata la Proposta di Legge, rispetto alla quale la stessa FISH aveva formalmente richiesto al Presidente della Camera, a quello della Commissione Affari Sociali e a tutti i componenti di quest’ultima, una rapida assegnazione e calendarizzazione del testo, per arrivare a una sua approvazione il più rapidamente possibile.
Ebbene, la Proposta di Legge è stata effettivamente assegnata alla XII Commissione Affari Sociali della Camera e ora la FISH – che in una nota esprime la propria soddisfazione per tale passaggio – ha già attivato il lavoro di pressione, per far sì che venga quanto prima calendarizzata la discussione. «Un primo importante risultato – è il soddisfatto commento di Pietro Barbieri, presidente della FISH – è stato raggiunto. Ora è necessario che la discussione inizi quanto prima e proceda celermente. Questo dipenderà dalla volontà dei componenti della Commissione che non mancheremo di sensibilizzare nuovamente. Confidiamo che sia il segnale di un intento di attenzione più ampia alla disabilità». (S.B.)
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