Marche: no a servizi ridotti o a rette più alte!

«Sono oramai molti anni – dichiarano i rappresentanti delle organizzazioni componenti il CAT delle Marche (Comitato Associazioni Tutela) – che le persone non autosufficienti della nostra Regione pagano sulla propria pelle l’inadeguata offerta di servizi. Di fronte quindi a certe voci circolanti, diciamo no a ogni furtivo tentativo di ridurre i servizi e gli oneri sanitari o di aumentare le rette a carico degli utenti»

Donna bionda che intima lo stop con la mano destra«Pensiamo che debba essere incoraggiato e sostenuto ogni tentativo volto, finalmente, a dare omogeneità all’offerta di servizi rivolti alle persone non autosufficienti della nostra Regione: in ogni parte del territorio regionale, infatti, ogni persona deve poter accedere a un’adeguata rete di servizi, con uniformità di prestazioni e di costi a carico dei servizi sanitari e sociali. Va respinto invece con forza ogni tentativo di riorganizzare e di applicare i livelli essenziali delle prestazioni volto a ridurre i diritti e le tutele delle persone non autosufficienti (siano esse disabili, anziani non autosufficienti, dementi, malati mentali). Non può essere vincolata la definizione dell’offerta (posti convenzionati) o la ripartizione degli oneri tra sanità e sociale a previe valutazioni di impatto economico che mirino a contenere o addirittura ridurre le spese sanitarie, con conseguente trasferimento degli oneri sugli utenti e sui Comuni».
Rispondono così le varie organizzazioni componenti il CAT delle Marche (Comitato Associazioni Tutela), dopo le notizie circolanti in queste settimane, secondo le quali le proposte attualmente allo studio nella Regione Marche di regolamentazione dei servizi sociosanitari, sembrerebbero essere prioritariamente volte a contenere gli oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, per riversarli di conseguenza sugli utenti e sui Comuni.

«Se così fosse – si legge in tal senso nella relativa nota prodotta dal Comitato – si tratterebbe di un vero e proprio imbroglio. Basti pensare, ad esempio, che nella sola area riguardante gli interventi diurni e residenziali per disabili gravi, già presenti sul territorio regionale, ci sono almeno 5 milioni di euro annui di oneri che dal 2001 (data di emanazione della normativa nazionale sui Livelli Essenziali) ad oggi, il Servizio Sanitario non ha assunto. Riguardo poi ai servizi residenziali per anziani non autosufficienti, oltre duemila famiglie sono costrette a pagarsi per intero la retta di degenza, in quanto il tetto dei posti convenzionati, per altro ancora non completamente finanziati, copre non più del 65% dei posti effettivamente occupati. E situazioni analoghe riguardano i servizi diurni per persone con demenza o quelli di assistenza tutelare domiciliare».
«Pare inoltre opportuno ricordare – prosegue il comunicato – che, a differenza di quanto previsto dalla normativa regionale, dal mese di gennaio di quest’anno l’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale) non assume per intero l’importo di spettanza (33 euro al giorno) nei 3.200 posti di residenza protetta per anziani non autosufficienti, caricando sugli utenti la spesa di circa 4,5 milioni di euro che è obbligata a sostenere».

«Sono oramai molti anni – concludono i rappresentanti del CAT – che le persone non autosufficienti delle Marche pagano sulla propria pelle l’inadeguata offerta di servizi; per guadagnare il tempo perduto e assicurare ciò di cui hanno bisogno, e un diritto e una necessità agire in modo trasparente, senza furtivi aggiramenti della vigente normativa. Ci auguriamo fermamente che il lavoro regionale assuma questa prospettiva». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteriacatmarche@gmail.com.

Del CAT delle Marche fanno parte:
– AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotorofica) Ascoli Piceno
– AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale
– Alzheimer Marche
– ANFFAS
(Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi
– ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche
– ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche
– Associazione Il Mosaico
– Associazione La Crisalide
– Associazione Libera Mente
– Centro H

– Comitato Marchigiano Vita Indipendente
– Fondazione ARCA (Autismo Relazioni Cultura e Arte) di Senigallia
– Gruppo Solidarietà
– Tribunale della Salute Ancona

– UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona
– UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) Marche

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