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Napoli: duemila persone senza più assistenza domiciliare

Ombre bianche di persona con disabilità e di assistente che la spingeViene denunciato in una nota da Federico Minutillo, presidente della Lega per i Diritti degli Handicappati di Napoli, «il drammatico stato d’abbandono che ha colpito in questi giorni i circa duemila disabili gravi partenopei privati dell’assistenza domiciliare erogata dal Comune, tramite convenzione con cooperative. Queste, infatti, non riscuotendo dall’Amministrazione le loro spettanze arretrate di oltre due anni e mezzo, per una cifra di 300 milioni di euro, hanno interrotto il servizio e annunciato il prossimo licenziamento degli operatori».

Un caso per tutti, emblematico della grave situazione, è quello di Sergio e Giovanna Dell’Aversana, due fratelli di 49 e 47 anni, persone con gravissima celebrolesione, allettate con piaghe, che vivono con gli ormai anziani genitori e necessitano di un’assistenza continua per ventiquattr’ore su ventiquattro.
Nel comunicato della Lega, si riportano le parole della settantatreenne mamma Teresa, che dichiara: «Una volta, organizzando apposite campagne di sensibilizzazione nei licei e all’Università, riuscivamo ad avere a disposizione fino a trenta giovani volontari da far ruotare vicino ai miei figli. Ora, con le poche forze che mi restano e con mio marito malato di cuore, ce la faccio solamente ad accudire con fatica Sergio e Giovanna, ma, col venir meno dei due assistenti della cooperativa, destinatimi per quattro ore al giorno dal Comune, reggerò ancora per poco».

Di fronte a tutto ciò, quindi, la Lega H, insieme ad altre organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, intende promuovere a breve termine «un’eclatante manifestazione di protesta di fronte a Palazzo San Giacomo», sede del Comune di Napoli, «per chiedere – come si legge nel comunicato – l’immediata ripresa del servizio di assistenza domiciliare, richiamando  con forza l’Amministrazione Municipale alle sue inderogabili responsabilità sociali verso i cittadini con disabilità e i loro congiunti abbandonati a se stessi, proprio nel periodo estivo in cui si fa più insopportabile il peso dell’emarginazione e della solitudine». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: legah@libero.it.

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