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Il valore umano e la qualità del cibo

Persone con sindrome di Down che lavorano alla Locanda dei Girasoli di Roma

Tra le esperienze simili a quella che sta per partire a Milano, va certamente citata quella della Locanda dei Girasoli di Roma, cui partecipano le persone nell’immagine

«Questa è un’avventura che potenzialmente racchiude in sé molti elementi innovativi. Si tratta dell’esito di un percorso avviato anni fa, che vede oggi il primo risultato con questo esperimento in cui i nostri ragazzi, assunti a tempo determinato, potranno confrontarsi concretamente con il mondo del lavoro: un momento per il quale essi hanno investito molto in termini di tempo, impegno e risorse».
Sono parole di Gian Marco Gavardi, presidente dell’AGPD (Associazione Genitori e Persone con sindrome di Down) di Milano e si riferiscono all’ormai imminente avvio del Progetto Locanda alla mano, nuova esperienza di inserimento lavorativo di giovani con sindrome di Down, realizzata appunto grazie al supporto e al tutoraggio dell’AGPD e alla gestione della Cooperativa Sociale Contè, oltreché al contributo del Gruppo Repower e al patrocinio del Comune di Milano, nella cui rassegna Estate Sforzesca ben si inserisce l’iniziativa.

Ma di che cosa si tratta esattamente? Innanzitutto va spiegato quale sia il significato del lavoro per un’organizzazione come l’AGPD e a parlarne, per l’Associazione, è il direttore delle Équipes, Massimo Rota. «Il lavoro – dichiara – è uno fra i tanti temi da noi seguiti. Il nostro compito principale, infatti, è quello di stendere insieme alla famiglia un progetto di vita che, fin dalla tenera età, consenta alla persona con sindrome di Down di inserirsi in modo inclusivo nella società. Il lavoro è un elemento certamente importante per un progetto di vita autonoma e indipendente, ma senza una visione più ampia perderebbe di senso. Con la nostra équipe multidisciplinare, quindi, manteniamo uno sguardo globale, pensando alla realizzazione del diritto a una vita di qualità».
Su questa linea, pertanto, si inserisce Locanda alla mano, luogo di ristoro caratterizzato da una combinazione speciale di valore umano e qualità del cibo, servito in un ambiente dal design ricercato, esempio di buona prassi da seguire e da riprodurre, per garantire la possibilità di uno sbocco professionale a persone con disabilità, in un contesto sociale che le renda parte attiva e non le isoli.

L’avvio ufficiale si avrà giovedì 18 luglio, alla presenza di Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e alla Cultura della Salute del Comune di Milano e la Locanda alla mano sarà poi, sino a fine settembre, al Parco Sempione di Milano (Viale Gadio, Piazza del Cannone), aperta sette giorni su sette (dalle 10 alle 19.30).
«Invitiamo la città di Milano – conclude il Presidente dell’AGPD – a voler dare “una mano” a questa iniziativa e ad andare alla Locanda: sarà infatti un modo nuovo per rendere possibile l’inclusione lavorativa dei nostri ragazzi, facendo sì che il progetto possa gettare le basi per altre sperimentazioni simili, favorendo l’incontro del mondo del lavoro e del sociale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: agpd@sindromedidown.it.

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