All’indomani della quarta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, tenutasi a Bologna il 12 e il 13 luglio, ove è stato messo sotto la lente di ingrandimento l’intero percorso per la definizione della piena inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, la Regione dell’Umbria – attraverso il proprio Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità [dell’insediamento di quest’ultimo organismo si legga già ampiamente nel nostro sito, N.d.R.] – intende avviare e mettere a sintesi gli strumenti partecipativi e organizzativi, utili per sostenere le politiche finalizzate appunto a tali obiettivi.
La Conferenza Nazionale di Bologna è stata un appuntamento molto importante, in particolar modo perché ha costituito una nuova tappa di quel percorso che il nostro Paese ha avviato quando il 30 marzo 2007 sottoscrisse la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, autorizzandone poi la ratifica con la Legge 18 del 3 marzo 2009.
Sottoscrivendo quel fondamentale Trattato e istituendo poi l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, l’Italia si è impegnata dunque non solo a recepirne i princìpi nel proprio ordinamento, ma anche a monitorarne l’attuazione e a programmare le proprie politiche in funzione della più ampia realizzazione di esso. La Convenzione ONU, infatti, rappresenta il primo strumento vincolante, per gli Stati che vi aderiscono, che la comunità internazionale si è data in materia di politiche inclusive per le Persone con disabilità e loro famiglie.
Dal canto suo, la Regione dell’Umbria ha istituito – per prima in Italia -, l’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie, nella logica della piena applicazione dei princìpi sanciti dalla Convenzione ONU, fatti propri dal Consiglio e dalla Giunta Regionale, con una serie di provvedimenti successivi, emanati dall’estate del 2011 al gennaio di quest’anno.
Tale organismo dovrà svolgere funzioni di promozione e sostegno alle politiche inclusive in materia di disabilità e di promozione, interlocuzione e cooperazione nelle azioni interistituzionali sui temi della disabilità. Dovrà inoltre essere luogo di confronto con le realtà regionali, nazionali, europee e internazionali.
A tale scopo, all’Osservatorio è stato assegnato l’obiettivo di promuovere la piena integrazione delle persone con disabilità, in attuazione dei princìpi sanciti dalla Convenzione ONU di cui all’articolo 1, nonché dei principi indicati nella Legge 104/92, sollecitando tutti gli Organismi Istituzionali a facilitare le azioni e ad attivare ogni strumento utile al raggiungimento degli obiettivi sopracitati.
La Convenzione, inoltre – ciò che è sempre bene ricordare – ha sancito il passaggio a un nuovo approccio culturale alla disabilità, che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive, riconoscendo e valorizzando le diversità e promuovendo la tutela di tutti i diritti umani (articolo 3 della Convenzione stessa).
In sostanza, riassumendo, l’Osservatorio Regionale dovrà essere il luogo per:
-studiare e analizzare la condizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie e lo stato delle politiche volte a garantire i diritti sanciti dalla Convenzione ONU;
– rilevare le normative e i provvedimenti a favore delle persone con disabilità e analizzare la corrispondenza dei medesimi con la piena soddisfazione dei diritti previsti dalla Convenzione ONU;
– studiare, analizzare e monitorare i servizi e gli interventi a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sulla base di indicatori di qualità condivisi e partecipati, sempre secondo i princìpi ispiratori della Convenzione ONU;
– formulare pareri e proposte agli organismi istituzionali regionali in materia di disabilità;
– promuovere la conoscenza e la cultura dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, anche attivando forme di collaborazione con il mondo della scuola, del lavoro e della società civile tutta.
Insomma, una grande sfida di civiltà che verrà giocata con la costituzione di gruppi di lavoro specifici sui quaranta articoli della Convenzione ONU. Un lavoro, questo, dal quale scaturirà un documento programmatico, nel medio periodo, che verrà restituito alla Giunta Regionale per le azioni ritenute efficaci a favorire la piena inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: raffaelegoretti@libero.it.