- Superando.it - https://www.superando.it -

L’accessibilità e l’inclusione migliorano ogni servizio

Beatrice "Bebe" Vio e Valentina Vezzali (foto di Augusto Bizzi)

Sia Beatrice “Bebe” Vio, la giovane schermitrice unica al mondo, amputata ai quattro arti, sia Valentina Vezzali, la pluricampionessa olimpica, erano presenti a “ReaTech Italia 2013”

“Lo sport fa volare… tutti”: lo slogan della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico è stato perfetto. Migliaia di studenti, infatti, hanno provato a giocare e gareggiare usando carrozzine, handbike, mascherine e palloni sonori, divertendosi e mostrando quanto davvero lo sport, e quello paralimpico in particolare, sia per tutti.
L’evento – com’è stato già ampiamente riferito anche sulle pagine di questo giornale – si è svolto all’interno di ReaTech Italia, la grande rassegna sulla disabilità e le persone con esigenze speciali, che si è conclusa il 12 ottobre con un momento clou davvero emozionante: l’incontro tra le stelle olimpioniche e i futuri paralimpici, con grandi esperienze di vita, sport e coraggio raccontate al pubblico da Beatrice “Bebe” Vio, giovane schermitrice unica al mondo a tirare di scherma senza braccia e gambe, accompagnata da Valentina Vezzali; con Cody McCasland (nuoto e triathlon), ragazzino amputato che motiva i marines americani rimasti disabili, insieme a Rudy Garcia Tolson, leggenda del triathlon paralimpico, unico “ironman” amputato alle gambe; con Veronica Plebani (paracanoa) insieme ad Antonio Rossi; con Simone Ranzato (wheelchair hockey) insieme a Mattia Muratore; e con Carlotta Visconti (boccia) insieme a Sando Purru.

Durante la tre giorni di ReaTech Italia, gli studenti si sono mischiati a grandi campioni paralimpici, che hanno mostrato come svolgere le attività e giocato con ragazzi e ragazze. Alcuni erano stelle di prima grandezza dello sport paralimpico mondiale, come la campionessa mondiale dello sprint per amputati di gamba, Martina Caironi, che ha dichiarato: «È importante che i giovani sappiano che anche se si ha una disabilità si può fare tutto e la vita non si ferma. Lo sport in questo è essenziale. Quando ho perso la gamba per un incidente a 18 anni non sapevo nulla di disabilità, figuriamoci di sport paralimpico!».

Oltre poi allo sport, ReaTech ha dedicato ampio spazio soprattutto agli ausili, all’automotive, alle novità tecnologiche presentate da aziende leader nel settore, ai temi del lavoro e alle tante iniziative realizzate sulla disabilità.
La manifestazione – giunta alla sua seconda edizione, dopo l’“esordio” nella primavera del 2012 – si è rivelata l’opportunità per capire cosa di nuovo e innovativo sia oggi disponibile nel mondo delle soluzioni per la mobilità in automobile – sia rispetto agli adattamenti per la guida che al trasporto -, nella domotica e negli adattamenti per l’abitazione.
In mostra si sono potuti quindi vedere tanti esempi di buone prassi, servizi per persone con disabilità e per le loro famiglie, per anziani e per coloro che hanno problemi temporanei o permanenti.

«Guardare all’accessibilità e all’inclusione – commenta Francesco Conci, amministratore delegato di Fiera Milano Congressi, organizzatore di ReaTech Italia – significa rendere veramente efficiente ogni genere di servizio, dal turismo all’istruzione, dal lavoro allo sport, dalla salute alla mobilità e aiutare a vivere meglio adulti e bambini con disabilità, ma anche anziani e famiglie. Quest’anno, poi, oltre a rivolgerci a professionisti del settore (operatori, insegnanti, associazioni mediche e scientifiche, aziende del settore, Enti Pubblici e scuole), con convegni di alto livello scientifico, laboratori e seminari nei vari settori di riferimento, abbiamo guardato anche al grande pubblico che ha partecipato alle numerose iniziative in programma». (B.O.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Barbara Orrico (borrico@dagcom.com).

Please follow and like us:
Pin Share