Il Palacongressi di Rimini è ormai pronto ad accogliere i tantissimi insegnanti – curricolari e di sostegno -, i dirigenti scolastici, gli psicologi, i medici, gli educatori professionali, i pedagogisti, i logopedisti, i riabilitatori e i genitori che parteciperanno al 9° Convegno Internazionale La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale, tradizionale appuntamento biennale organizzato dal CentroStudi Erickson e in programma da venerdì 8 a domenica 10 novembre nella città romagnola.
Le tre sessioni plenarie e gli ottantaquattro workshop di approfondimento non deluderanno le aspettative, affrontando un grande numero di tematiche, durante le tre giornate interamente dedicate alla scuola.
Grande aspettativa, innanzitutto, viene riposta sull’argomento BES (Bisogni Educativi Speciali), che da alcuni anni fa discutere chiunque si occupi di scuola, ed è sempre il confronto, come scambio costruttivo, quello che cerca il Centro Studi Erickson. Per questo, a tale complessa tematica, sarà dedicata la tavola rotonda Bisogni Educativi Speciali (BES). La scuola dopo le Direttive Ministeriali, durante la quale esperti del settore, come Dario Ianes, Salvatore Nocera e Roberta Caldin, si confronteranno per riflettere sull’impatto che le norme sui BES avranno rispetto al raccordo tra la progettazione personalizzata e la programmazione di classe, al clima d’aula, al peso scolastico delle certificazioni sanitarie, alla formazione dei docenti e al collegamento tra la scuola e le reti sul territorio.
Un altro workshop molto atteso è quello centrato sul tema Insegnanti bis-abili? L’evoluzione dell’insegnante di sostegno: innovazioni radicali e sviluppo del ruolo professionale, che vedrà Carlo Scataglini, Dario Ianes, Andrea Canevaro e Paolo Fasce aprire un dibattito destinato certamente a catturare l’attenzione del pubblico. «La scuola – sottolineano i promotori di questo appuntamento – è ancora centrata sulla lezione frontale, mentre le pratiche alternative, benché riempiano i libri di didattica, sono ancora poco diffuse. Perché la goccia possa scavare la pietra occorre dunque una mutua formazione, situata e concreta, ma implicita nell’operare».
Per quanto poi riguarda l’argomento dislessia e DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), vanno segnalati ben tre worskhop, a partire da Dislessia: interventi e attività metacognitive per la scuola, condotto da Susi Cazzaniga, che dichiara: «Un’impostazione metacognitiva della didattica valorizza la capacità di pensare, di apprendere e di sostenere la motivazione all’apprendimento e all’autorealizzazione. Adottando un approccio metacognitivo non ci si limita a trasmettere delle nozioni nuove o diverse, ma si insegna allo studente come fare a imparare delle nuove nozioni o delle nuove conoscenze, in maniera più strategica e funzionale. Scopo di questo incontro sarà quello di offrire spunti di riflessione sul tema, che possano essere resi immediatamente operativi».
E ancora, Il lavoro sulle abilità cognitive: memoria e attenzione nei DSA, coordinato da Floriana Costanzo, in cui verranno presentate proposte d’intervento nei disturbi dell’apprendimento, finalizzate al potenziamento delle abilità di memoria e dell’attenzione. Saranno anche illustrate le principali tecniche utilizzate per l’incremento della WM (Working Memory) e il miglioramento dell’attenzione selettiva e sostenuta, con la descrizione di alcuni casi clinici esemplificativi nel contesto di proposte specifiche di intervento.
Infine, Diagnosi e trattamento dei DSA, che avrà per relatori Gianluca Lo Presti e Stefano Franceschi, per mostrare un percorso che parte da una generica richiesta di consulenza, passando dal colloquio clinico e dai test di approfondimento per la valutazione funzionale dei DSA, arrivando a una stesura della relazione clinica, in cui sia possibile indicare quali interventi di trattamento, con tempi, strumenti e modalità specifici, possano essere realmente adoperati per aiutare gli alunni con DSA.
Un importante argomento pratico e di sicuro impegno quotidiano dell’insegnante è quello concernente il PDP (Piano Didattico Personalizzato), di cui si parlerà in un altro incontro, cui interverranno Flavio Fogarolo, Caterina Scapin, Giuliano Serena e Claudia Munaro. «Costruire il Piano Didattico Personalizzato – si legge nella presentazione – è uno strumento che, per mezzo di un apposito software, aiuta le scuole a compilare e gestire il PDP per gli alunni con DSA, migliorando la qualità del progetto educativo e l’efficacia della comunicazione con la famiglia. Il progetto risponde alle criticità segnalate dalle scuole nell’applicazione della Legge 170/10 ed è stato quindi sviluppato per gli alunni con dislessia e altri DSA; verranno però presentate anche alcune idee e riflessioni per migliorare la gestione del PDP pure per gli altri alunni con BES».
In questo rapido, ma necessariamente parziale excursus sugli eventi previsti a Rimini – ben ottantaquattro diverse tematiche, come detto – segnaliamo infine il convegno intitolato Le mappe a scuola e il nuovo IperMAPPE, centrato su un tema complesso, in piena evoluzione e molto apprezzato dal corpo docente. Se ne occuperanno Flavio Fogarolo, Maria Rita Cortese e Marco Guastavigna, soffermandosi sull’uso didattico ed educativo delle mappe e affrontando il problema analizzando le criticità che ne condizionano un efficace utilizzo nell’insegnamento e nello studio individuale.
La Direzione Scientifica del Convegno di Rimini, ricordiamo in conclusione, è curata da Andrea Canevaro dell’Università di Bologna, Dario Ianes della Libera Università di Bolzano e Roberta Caldin dell’Università di Bologna). (A.F. e S.B.)
Il programma completo e aggiornato del Convegno di Rimini è disponibile nel sito dedicato. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@erickson.it.