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Osteodistrofie congenite: per una MOC in più all’Umberto I

Apparecchiatura per la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata)

Apparecchiatura per la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata)

«Ormai da quasi dieci anni – dichiara Leonardo Panzeri, presidente dell’ASITOI (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta) – la nostra Associazione, che sostiene centri medici a livello nazionale, ha trovato un punto di riferimento nel Policlinico Umberto I di Roma, riconosciuto anche dall’Istituto Superiore di Sanità come centro di eccellenza per lo studio e la terapia delle osteodistrofie congenite, di cui l’osteogenesi imperfetta, che rende fragili le ossa causando fratture per urti anche minimi e disabilità motorie, è una delle patologie più diffuse. In tal senso l’Umberto I ha sviluppato in questi anni un approccio pluridisciplinare che consente al paziente affetto da osteogenesi imperfetta – bambino e adulto -, di essere seguito da numerosi specialisti come pediatri, ortopedici, psicologi, otorinolaringoiatri, cardiologi, tutte figure utili a migliorare il suo stile di vita. Proprio per questo impegno, riteniamo fondamentale l’acquisto di una nuova MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), nella struttura romana, al fine di potenziare, anche a livello strutturale, l’eccellenza del reparto di nostro interesse».

Anche l’ASITOI, dunque – che ha numerosi propri Soci seguiti all’Umberto I, presso il Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile diretto da Mauro Celli – sta partecipando fattivamente all’iniziativa di solidarietà lanciata dai pazienti del Policlinico romano, per raccogliere la somma di 30.000 euro, necessari ad acquistare un apparecchio per la MOC, che renderà più agevoli e rapidi gli esami per i bimbi che afferiscono a quel reparto. Ad oggi, infatti, la struttura dispone di un’unica postazione MOC, che copre la necessità di tutti i reparti e i piccoli sono costretti ad essere trasferiti al Reparto di Radiologia, assai lontano rispetto al plesso di Pediatria, attendendo lì il loro turno insieme ai diversi pazienti adulti.
Insieme all’ASITOI è impegnata l’Associazione Il Sogno di Federica, nata nel 2009 “sotto il tetto” dell’Umberto I di Roma, per il desiderio di alcuni pazienti e genitori di fornire un supporto al centro di diagnosi e cura delle osteodistrofie congenite.
A organizzare infine la campagna di raccolta fondi, a fianco dello stesso Dipartimento di Pediatria coinvolto, è stata KuvaWorld.com, piattaforma creata da giornalisti e creativi provenienti da diverse parti del mondo per sensibilizzare e promuovere iniziative che potranno contribuire a vivere in un mondo migliore. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa ASITOI (Marco Penna), marco.penna78@gmail.com.

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