Mobilità a Milano: bene l’impegno, ma pochi i fondi

Infatti, secondo l’Associazione Luca Coscioni, sono positivi i passi avanti attuati dalla Giunta Comunale, in vista – finalmente – dell’approvazione del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), ma risultano ancora scarse le cifre stanziate, a fronte di una situazione che vede purtroppo ancora molte linee tranviarie inaccessibili alle persone con difficoltà motorie e sin troppe fermate della metropolitana prive di ascensori

Fermata della Metropolitana di Milano

Un’affollata fermata della Metropolitana di Milano

«I passi avanti comunicati dalla Giunta Comunale di Milano, in vista dell’approvazione del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), sono sicuramente positivi e tengono conto anche dell’Ordine del Giorno promosso dalla nostra Associazione e approvato qualche settimana fa in Consiglio Comunale, su proposta di Marco Cappato del Gruppo Radicale – Federalista Europeo, documento che prevedeva, tra l’altro, un investimento per potenziare l’accessibilità alle persone con disabilità sull’intero parco delle auto pubbliche».
Lo dichiara Federica Besostri dell’Associazione Luca Coscioni, riferendosi sia a un Ordine del Giorno di cui anche il nostro giornale aveva dato notizia, sia all’ormai “storica” battaglia per ottenere anche a Milano quel Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche – il PEBA, appunto – di cui già dal 1987 (come da Legge 41/86) tutti i Comuni e le Province italiane avrebbero dovuto dotarsi, ciò che invece è accaduto solo per una minima parte degli Enti Locali.
A tal proposito, la stessa Associazione Coscioni – intenzionata a richiedere il commissariamento della Giunta, proprio per il grave ritardo nell’elaborazione del PEBA – sospende ora tale iniziativa, «in attesa – come sottolinea ancora Besostri – di valutare la portata del documento che verrà finalmente presentato». Assai negativo, per altro, resta il giudizio sulle cifre stanziate, ritenute «ancora esigue, a fronte di una situazione che vede 11 linee tranviarie su 17 inaccessibili per le persone con difficoltà motorie, mentre 31 fermate della metropolitana non sono dotate di ascensori per raggiungere i convogli». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valentina Stella (Associazione Luca Coscioni), valentina.stella@associazionelucacoscioni.it.

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