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Anche Daniel Pennac a Modena, per parlare di dislessia

Daniel Pennac

Il celebre scrittore francese Daniel Pennac

È organizzato dal Dipartimento Educazione e Scienze Umane e dal Servizio Accoglienza Studenti Disabili e Dislessici dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il tradizionale seminario sulle tematiche della dislessia evolutiva nell’adulto, giunto alla sua settima edizione, e in programma per martedì 13 maggio a Modena (Aula Magna del Centro Servizi, Via del Pozzo, 71), con il titolo di Giovani adulti con DSA: diagnosi e traiettorie di sviluppo, ove per DSA si intendono naturalmente i disturbi specifici di apprendimento (dislessia e altri).

L’appuntamento, che si avvale tra l’altro del patrocinio dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), e al quale interverranno numerosi esperti del settore, provenienti anche da Reggio Emilia, Roma, Padova, Messina, Milano, potrà contare quest’anno su un ospite d’eccezione in arrivo da Parigi, quale il celebre scrittore francese Daniel Pennac, il cui intervento, in programma nel primo pomeriggio, si intitolerà Storia di un cattivo lettore che diventa scrittore.
Da segnalare inoltre anche la presenza di due rappresentanti di Telecom Italia, che si sofferemeranno sul tema Strumenti di didattica innovativa e collaborativa a supporto dei DSA, presentando il Social Reading society@school di Telecom. (S.B.)

Ringraziamo Guido Migliaccio per la segnalazione.

È disponibile il programma completo del seminario, che verrà anche trasmesso in streaming. È previsto inoltre un servizio di traduzione simultanea francese-italiano. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: disabilita@unimore.it.

DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Il più noto di essi è la dislessia della quale si parla in caso di difficoltà significativa nell’apprendimento della lettura in presenza di un livello cognitivoe di un’istruzione adeguati e in assenza di problemi neurologici e sensoriali. I bambini con dislessia sono intelligenti, non hanno problemi visivi o uditivi, ma non apprendono a leggere in modo sufficientemente corretto e fluido: infatti le loro prestazioni nella lettura risultano nel complesso molto al di sotto del livello che ci si aspetterebbe in base all’età, alla classe frequentata e al livello intellettivo generale. Queste difficoltà solitamente condizionano anche in modo pesante le prestazioni scolastiche.
Spesso alla dislessia sono associate ulteriori difficoltà, quali la disortografia, la disgrafia e, a volte, lievi difficoltà nel linguaggio orale (fatica a recuperare termini appropriati o a memorizzare parole nuove) e nel calcolo (soprattutto mentale, oppure nella memorizzazione delle tabelline).
Il problema della dislessia risulta evidente in seconda-terza elementare (alcuni segni si possono per altro già osservare nella scuola materna, come la presenza di significative difficoltà nel manipolare i suoni nelle rime, nelle filastrocche…).
Non sempre gli approfondimenti diagnostici vengono svolti tempestivamente (ancora tanti bambini accedono infatti ai servizi alla fine della scuola elementare o alla scuola media), a causa di una sbagliata interpretazione o sottovalutazione del problema. Si parla ad esempio ancora di pigrizia, demotivazione o disagio psicologico, problemi che senz’altro a volte possono essere associati al disturbo, ma che rappresentano dei correlati o delle conseguenze della dislessia, non la causa.
Per ridurre l’interferenza di tali disturbi, è possibile ricorrere all’ausilio di strumenti compensativi e dispensativi, appositamente previsti dalla normativa italiana, ma attualmente poco usati.
Ad occuparsi di questo, nel nostro Paese, vi sono organizzazioni come l’AID (Associazione Italiana Dislessia) o forum come Dislessia Online.

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