Terzo Settore: un buon testo, ma le coperture…

È positivo il commento del Forum Nazionale del Terzo Settore, sul Disegno di Legge Delega per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile Universale, pur coincidendo con una certa delusione, causata dalla mancanza di una copertura economica che sia all’altezza delle tante sfide poste da quel testo, ciò che dovrà essere terreno di lavoro nell’àmbito della Legge di Stabilità per il 2015

Realizzazione grafica con tanti omini colorati, che rappresenta il Terzo Settore

«Servirà impegnarsi a fondo – secondo Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – se veramente vorremo “dare gambe” a un assunto già più volte espresso in questi mesi, ovvero che “lo chiamano Terzo Settore, ma in realtà è il Primo”»

Anche il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri ha partecipato il 6 agosto scorso alla presentazione ufficiale, da parte del ministro e del sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e Luigi Bobba, del Disegno di Legge Delega per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile Universale, che con tale passaggio ha iniziato il proprio iter di approvazione parlamentare e sul quale abbiamo anche riferito ieri il commento di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Si tratta, secondo Barbieri, di «un buon testo, della cui articolazione siamo complessivamente soddisfatti, perché abbraccia tutta la normativa del Terzo Settore, con saldi ancoraggi costituzionali e solidaristici, ponendosi in una prospettiva di riduzione delle diseguaglianze. Siamo anche soddisfatti per l’attenzione che il Ministero ha prestato alle nostre segnalazioni e sottolineature, in particolar modo nell’articolo 2 [Principi e criteri direttivi generali”, N.d.R.]  recependo diverse nostre istanze, volte a valorizzare, in un contesto di legalità e trasparenza, il grande portato di utilità sociale, freschezza, vivacità, complessità e innovazione del Terzo Settore italiano».

«Certamente – prosegue il Portavoce del Forum -, accanto alle molte luci vediamo anche delle ombre. In particolare, lascia perplessi il riferimento a un tetto al 5 per mille legato a non precisate risorse disponibili. E permangono dubbi circa il collocamento e l’impostazione della nuova disciplina dell’impresa sociale. Siamo però certi che durante il percorso parlamentare il testo potrà essere ulteriormente migliorato e in questa azione, il Forum continuerà ad essere in prima linea nel fornire il proprio contributo, collaborazione e supporto».

«Notiamo ovviamente – sottolinea da ultimo Barbieri – anche la mancanza di un’adeguata copertura economica, all’altezza delle tante sfide che il Disegno di Legge si pone, specie in riferimento al Servizio Civile Universale e alla stabilizzazione del 5 per mille. C’era del resto da aspettarselo, dopo i dati economici prodotti nelle scorse settimane, ma non possiamo non esprimere delusione. Già sapevamo, dunque, che la Legge di Stabilità per il 2015 sarebbe stata terreno di lavoro per la povertà, la non autosufficienza e le politiche sociali e dovrà esserlo anche per il Servizio Civile, per il 5 per mille e per la fiscalità di vantaggio per il Terzo Settore. In questa direzione raccogliamo perciò con soddisfazione l’impegno assunto dal ministro Poletti, durante la presentazione del Disegno di Legge, se veramente vogliamo “dare gambe” a un assunto già più volte espresso in questi mesi, ovvero che “lo chiamano Terzo Settore, ma in realtà è il Primo”». (A.M. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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