Un sit-in alla Stazione di Montebelluna

Lo ha promosso per il 3 ottobre, nella città del Trevigiano, la Sezione Provinciale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), e vi parteciperà convinta anche la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che intende proseguire con le proprie iniziative anche oltre il 3 ottobre, coinvolgendo le varie Associazioni, per garantire il diritto alla mobilità di tutte le persone con disabilità

Treno in corsaUna ventina di giorni fa avevamo raccontato di come Massimo Vettoretti, presidente dell’UICI di Treviso (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), fosse stato letteralmente “abbandonato a se stesso” in una stazione del Veneto priva di assistenza.
Ebbene, la stazione era quella di Montebelluna, in provincia di Treviso, e sarà proprio lì che il 3 ottobre (dalle ore 10) ci sarà un sit-in di persone non vedenti, promosso dalla stessa UICI della Marca. Un’iniziativa, come spiega Vettoretti, voluta «non solo per le persone con disabilità, ma anche per altre persone appartenenti a “fasce deboli”, come gli anziani».
«È una vergogna – sottolinea ancora – che nel 2014 solo il 10 per cento delle stazioni italiane siano accessibili alle persone con disabilità, ma non intendiamo mettere da parte questa dura battaglia, che va avanti ormai da anni. Ogni volta, infatti, che contattiamo le Ferrovie dello Stato, la risposta è sempre la stessa: “Ci dispiace, provvederemo”…».

«Ci saremo anche noi, all’iniziativa promossa dall’UICI Treviso – dichiarano dal canto loro i rappresentanti della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap) – con l’intento di qualificare la protesta, incanalandola sui “binari” del confronto con le Ferrovie e con la Regione Veneto, e anche per ricercare uno stretto rapporto con le organizzazioni sindacali dei trasporti. Non faremo quindi sceneggiate né bloccheremo treni, che si fermano già troppe volte da soli per guasti e problemi vari, ma manifesteremo il nostro civile dissenso rispetto a una politica regionale del trasporto pubblico a dir poco disastrosa».
Come si legge poi nella nota prodotta dalla Federazione, «il nostro pressing sarà costante e proseguirà oltre il 3 ottobre, perché le stazioni che non forniscono assistenza, come quella di Montebelluna, sono la maggioranza. In tal senso va detto con chiarezza che i treni locali e quelli regionali sono un mezzo di trasporto pubblico che va potenziato, reso accessibile e velocizzato, perché l’accessibilità dev’essere garantita a tutti i cittadini, senza discriminazioni».
«Chiederemo – conclude il comunicato della FISH Veneto – un incontro al presidente della Regione Luca Zaia e proporremo alle Ferrovie un piano straordinario, una sorta di “PEBA ferroviario” [il PEBA è il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, N.d.R.], fatto di informazioni, attrezzature e assistenza nelle stazioni e sui treni, invitando tutte le Associazioni a discutere insieme su come proseguire l’azione di sensibilizzazione».
A rappresentare la FISH il 3 ottobre a Montebelluna sarà una delegazione composta da Ivano Platolino, Roberta Vignotto, Leda Cossu, Mara Maccari e Giuseppe Marinò (referente regionale per l’Associazione Disabili Visivi). (S.B.)

Ringraziamo Massimiliano Bellini e Luca Faccio per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
treviso@uiciveneto.it
– fishveneto@libero.it

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