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Scopriamo con lo smartphone i locali accessibili di Bologna

Bologna, Piazza Maggiore

Una bella immagine di Piazza Maggiore a Bologna

La UILDM di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), con la collaborazione del Comune del capoluogo emiliano (e in particolare della Commissione Welfare) e del Quartiere San Vitale, presenterà martedì 28 ottobre (Sala Imbeni di Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, 6, ore 18), la nuova app denominata AccessiBol, applicazione per smartphone Android che permette di individuare i locali di intrattenimento bolognesi accessibili alle persone in carrozzina.
Attraverso una mappa interattiva, infatti, si possono trovare i locali accessibili più vicini e consultare l’elenco che li comprende tutti, con informazioni accurate quali la presenza o meno di gradini all’entrata, di un bagno adattato o del parcheggio per persone con disabilità motoria. Anche gli utenti, dal canto loro, possono fornire il loro contributo, inviando segnalazioni, che saranno verificate e contribuiranno ad arricchire il database a disposizione di tutti.
Lo staff della UILDM si rende inoltre disponibile a collaborare con i gestori dei locali che intendano attivarsi per rendere i locali più fruibili anche da parte di persone con particolari esigenze di mobilità.

Alla presentazione del 28 ottobre interverranno Simona Lembi, presidente del Consiglio Comunale di Bologna, Antonella Pini e Alice Greco, presidente e vicepresidente della UILDM felsinea, Giuseppe Muscarnera e Antonello De Oto, coordinatore, rispettivamente, della Commissione Welfare il primo, della Commissione Commercio, Attività Produttive, Turismo, Politiche Giovanili e Legalità il secondo, nel Quartiere San Vitale di Bologna e anche un rappresentante dei gestori di locali bolognesi.

«Il tempo libero è anche spazio libero», ha scritto Andrea Canevaro, uno dei “padri” dell’inclusione scolastica in Italia, ed è una frase fatta propria anche per questo evento dalla UILDM di Bologna, Associazione le cui attività da una parte si rivolgono alle persone con disabilità, e in particolare a quelle affette da malattie neuromuscolari, per migliorarne la qualità di vita, dall’altra a sostenere la ricerca scientifica. (R.P. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@uildmbo.org (Renata Piccolo).

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