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Cani guida, gli “occhi di chi vive nel buio”

"Dog Parade", 16 ottobre 2014

Un’immagine della “Dog Parade” di Roma, che ha visto sfilare per le vie del centro oltre cinquanta cani guida, in compagnia dei loro proprietari e amici, fino ad arrivare a Piazza Montecitorio

È stata una passeggiata allegra e colorata, quella che ha visto il 16 ottobre sfilare per le vie del centro di Roma oltre cinquanta cani guida in compagnia dei loro proprietari e amici.
La Dog Parade [se ne legga già ampiamente nel nostro giornale, N.d.R.], organizzata dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), si è inserita nel contesto della Giornata Nazionale del Cane Guida per Ciechi, istituita per la prima volta nel 2006, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui diritti dei cittadini non vedenti e ipovedenti, e per far capire, tra l’altro, quanto i cani guida siano gli “occhi di chi vive nel buio”.
«Il cane guida – ha dichiarato per l’occasione Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI – è un vero compagno di libertà, sempre disponibile e pronto ad assecondare le necessità di autonomia e mobilità. Con la Giornata Nazionale abbiamo voluto far conoscere a chi vede il valore di questi animali nella quotidianità dei ciechi e, al tempo stesso, l’impegnativo e lungo lavoro di addestramento che la loro formazione richiede. E in tal senso vogliamo rivolgere un appello alla cittadinanza perché accolga questi animali con disponibilità e simpatia, soprattutto nei luoghi pubblici, quali autobus, taxi, ristoranti, alberghi, esercizi commerciali ecc., senza timore e senza pregiudizio, così come previsto dalla legge italiana». Si tratta esattamente della Legge 37/74, aggiornata dalla Legge 60/06, che ammette appunto l’accesso del cane guida sui mezzi di trasporto pubblico.
«L’ingresso rifiutato a un cane guida – ha sottolineato ancora Barbuto – è come una porta sbattuta in faccia alla persona non vedente. La legge obbliga invece ad accogliere i cani guida in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico, ma più che la forza della legge noi vogliamo richiamare la sensibilità, la disponibilità e l’educazione civica di tutti».

Tante persone cieche e ipovedenti si avvalgono dell’aiuto di un cane guida per la loro indipendenza personale e per la loro autonomia quotidiana. I cani vengono appositamente addestrati per questo scopo grazie a un lungo lavoro di preparazione che dura circa due anni.
In Italia operano alcune scuole di addestramento, come ad esempio quella del Centro Helen Keller di Messina, quella della Regione Toscana a Firenze, quella dei Lions Club a Milano e la Scuola Triveneta di Padova.
Attualmente i cani guida in Italia sono circa settecento e, come appare evidente, il loro numero risulta purtroppo insufficiente rispetto alla richiesta delle persone con disabilità visiva che sono dunque costrette spesso ad attendere molti mesi prima di riceverne uno.

La Dog Parade del 16 ottobre a Roma, partita dalla sede della Presidenza Nazionale UICI, è arrivata fino a Piazza Montecitorio, dove la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto Mario Barbuto, insieme a una delegazione di persone non vedenti accompagnate dai loro cani guida.
Boldrini ha assicurato il proprio interessamento per favorire sempre più l’inserimento delle persone non vedenti che utilizzano il cane guida, nel rispetto delle leggi e con fiducia nel senso civico della cittadinanza.
Al termine dell’incontro, in Piazza San Silvestro, le scuole di addestramento hanno tenuto alcuni momenti dimostrativi delle abilità e del lavoro dei cani guida. (C.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (c.giorgi@i-mage.com).

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