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La disabilità intellettiva e la scuola

Ragazzo con disabilità intellettiva a un tavolo, con le mani sopra a un libroUn panorama sintetico delle caratteristiche cliniche della disabilità intellettiva; la prospettiva della vita adulta di una persona con disabilità intellettiva, per far comprendere alle scuole cosa significhi abilitare un bambino o un ragazzo con queste difficoltà, avendo chiari gli obiettivi a lungo termine verso cui orientare la propria azione; una serie di dati su queste forme di disabilità in Italia, grazie agli interventi di alcuni rappresentanti dell’ISTAT; le indicazioni pedagogiche e didattiche relative alle linee di intervento che si sono rivelate nel tempo più favorevoli allo sviluppo dei bambini e dei ragazzi con disabilità intellettiva; il ruolo e il profilo degli educatori professionali, impegnati soprattutto con i giovani e gli adulti dopo la conclusione del percorso scolastico: saranno questi i temi centrali del seminario regionale aperto a tutti e intitolato La disabilità intellettiva e la scuola, organizzato per sabato 13 dicembre a Bologna (Istituto Belluzzi, Via Cassini, 3, ore 9-16.30) dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna.

Aperto dai saluti di Luigi Bolondi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna e di Marco Zoli, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche nel medesimo Ateneo, l’incontro prevede poi l’intervento di Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna (La conoscenza dei dati come elemento fondante della governance: l’azione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna rispetto ai dati della disabilità), mentre Antonia Parmeggiani, docente di Neuropsichiatria Infantile all’Università di Bologna ed Evamaria Lanzarini, medico, si soffermeranno sul tema La disabilità intellettiva – Disabilità ed integrazione scolastica in Emilia-Romagna: analisi statistica dei dati relativi all’anno scolastico 2012-2013.
Successivamente Valeria Savoia, neuropsichiatra infantile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Ravenna si occuperà delle Indicazioni della Regione Emilia Romagna per la certificazione della disabilità intellettiva in età evolutiva, seguita da Alessandro Solipaca, Alessandra Battisti ed Elena De Palma del Settore Disabilità e Integrazione Sociale dell’ISTAT, che parleranno della Disabilità mentale nelle statistiche ufficiali: problemi attuali e prospettive future.

Il pomeriggio verrà quindi aperto da Rita Di Sarro, psichiatra dell’Azienda USL di Bologna (La disabilità intellettiva in età adulta: la prospettiva dell’adulto come orientamento per l’azione educativa della scuola), a precedere Noemi Cornacchia, presidente dell’ANGSA Emilia Romagna (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) (Educare gli alunni con disabilità intellettiva: la voce delle famiglie); Graziella Roda, referente per l’Integrazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna (Educare gli alunni con disabilità intellettiva: il lavoro dei docenti); Roberto Dainese, docente al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna (La didattica come pratica inclusiva in classe: promuovere apprendimento per implementare pilastri per il Progetto di Vita); Paolo Scudellari, docente di Psichiatria al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna; Cleta Sacchetti, Marco Bassani e Stefano Martinelli, educatori professionali del relativo Corso di Studio di Imola dell’Università di Bologna (Educare i giovani con disabilità intellettiva: il lavoro degli educatori professionali). (S.B.)

Ringraziamo Carlo Hanau per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Graziella Roda (graziella.roda@istruzione.it).

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