La storia esemplare di quel “Giusto con disabilità”

Dichiarato “Giusto tra le Nazioni”, Otto Weidt fu un piccolo imprenditore tedesco, quasi del tutto cieco, che garantì la sopravvivenza degli operai ebrei della sua fabbrica di spazzole e scope. La sua storia esemplare è ora un bel documentario, che in questi giorni è al centro di alcuni incontri, a Padova e a Zibido San Giacomo (Milano), in occasione del Giorno della Memoria, mentre si parlerà più in generale dell’Olocausto delle persone con disabilità nella Repubblica di San Marino

Copertina del DVD con il documentario su Otto Weidt

La copertina del DVD con il documentario su Otto Weidt

Quando nel 1941 iniziarono le deportazioni decise dal regime nazista, Otto Weidt – ricordato dalla pubblicistica anche come “lo Schlinder cieco” -, era un piccolo imprenditore nato in Germania, quasi completamente cieco, che a quel punto attuò una serie di strategie per garantire la sopravvivenza degli operai della sua fabbrica di spazzole e scope, fino ad arrivare a corrompere la Gestapo e ad organizzare rifugi in cui nascondere alcuni giovani ebrei, per lo più ciechi e sordi.
Weidt, inoltre, aiutò i lavoratori scambiando al mercato nero i suoi prodotti di fabbrica con generi alimentari e tabacco, in modo da distribuire il cibo che a loro, in quanto ebrei, veniva sempre più razionato. Nel 1971 è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni”.
La sua figura e la sua vicenda sono ancora poco conosciute nella stessa Germania e solo negli ultimi anni, anche per merito di un crescente interesse storico rivolto ai cosiddetti “eroi silenziosi” della resistenza tedesca, ne è stato messo in evidenza il valore, anche sotto il profilo educativo.
Un ottimo contributo di visibilità, poi, è arrivato anche dal nostro Paese, con la recente realizzazione del documentario di circa 25 minuti, intitolato Otto Weidt – Uno tra i Giusti, diretto da Nathalie Signorini su soggetto di Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) e con musiche di Filippo Visentin dell’UICI di Padova (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Quest’ultimo, tra l’altro – storico e musicista non vedente – si è letteralmente “messo sulle tracce” di quel “piccolo Schindler”, compiendo ad esempio una visita alla sua fabbrica di Rosenthaler Strasse, 39 a Berlino.

Ora, in occasione del Giorno della Memoria di oggi, 27 gennaio, quel documentario – prodotto dalla Fondazione Roma Solidale e dall’AVI di Roma e presentato in anteprima lo scorso anno nella Capitale, in occasione della Giornata Europea dei Giusti del 6 marzo, come avevamo a suo tempo riferito – è al centro di una serie di incontri, incominciati già il 22 gennaio a Padova, a cura dell’UICI locale, presso il Comune della città veneta (ore 18), all’interno della mostra fotografica Il tempo è memoria – La memoria è nel tempo.
Proprio oggi poi, martedì 27, sempre a Padova, presso la Sala Consiliare di Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia (ore 16.30), alla proiezione interverrà anche, insieme a Filippo Visentin, il segretario di redazione del nostro giornale Stefano Borgato.
Infine, sabato 31, la presentazione è in programma anche presso la Sezione padovana dell’UICI (Via San Gregorio Barbarigo, 54, ore 15.30).

A un altro evento ha partecipato invece Silvia Cutrera, vale a dire quello di domenica 25 a Zibido San Giacomo, in provincia di Milano, intitolato Giornata della Memoria… per non dimenticare! e voluto da Laura Boerci, assessore del Comune ospitante, oltreché autrice e regista teatrale.
Non sul documentario dedicato a Otto Weidt, infine, ma più in generale sull’Aktion T4, ovvero sull’Olocausto delle persone con disabilità durante il nazismo, sarà centrato l’incontro promosso per venerdì 30 nella Repubblica di San Marino (Sala delle Conferenze dell’Ente Cassa di Faetano, ore 17), dalla locale Associazione Attiva-Mente di Mirko Tomassoni, persona con disabilità che, lo ricordiamo, è stata anche, tra il 2007 e il 2008, Capitano Reggente (sorta di “Presidente della Repubblica”) del piccolo Stato del Titano.
Quest’ultima iniziativa rientra in un ciclo di incontri e proiezioni riguardanti il Giorno della Memoria e ad essa parteciperà anche Silvia Cutrera, che presenterà tra l’altro il suo documentario Vite indegne. (S.G.)

Sul tema dell’Olocausto delle persone con disabilità, suggeriamo ai Lettori – oltre al sito dell’Associazione Studi Storici Olokaustos – anche l’ampio approfondimento curato da Stefania Delendati e da noi pubblicato in questi giorni, contenente oltretutto (colonna a destra del testo) un lungo elenco di testi da noi dedicati in questi anni all’argomento.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
– Su Padova: Filippo Visentin (info@filippovisentin.it)
– Su Zibido San Giacomo (Milano): biblioteca.zibido@fondazioneperleggere.it
Su San Marino: Mirko Tomassoni (mirkotomassoni@gmail.com).

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