Positive le risposte della Regione Sardegna

Infatti, al termine di un incontro con le Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, che avevano organizzato un presidio di protesta a Cagliari, davanti all’Assessorato Regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali, lo stesso assessore Arru ha assunto una serie di impegni concreti sui progetti personalizzati alle persone con grave disabilità e più in generale sui fondi che nel 2015 la Regione dedicherà alle politiche di inclusione sociale

Luigi Benedetto Arru con le Associazioni, Cagliari, 10 dicembre 2014

L’incontro dell’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Luigi Benedetto Arru, con i rappresentanti delle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie

Ha dato buoni frutti l’iniziativa attuata in questi giorni in Sardegna dal Comitato 16 Novembre, cui hanno aderito altre organizzazioni dell’Isola, che aveva portato anche a un presidio di protesta di fronte all’Assessorato Regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali di Cagliari.
Come avevamo riferito nei giorni scorsi, i problemi sollevati dalle Associazioni, rispetto ai progetti personalizzati delle persone con disabilità grave, riguardavano sia i mesi passati che l’immediato futuro, mancando infatti ancora i saldi – come aveva denunciato Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 Novembre – dei pagamenti ai Comuni, da parte della Regione, per circa 38 milioni di euro, con la conseguenza che migliaia di operatori sociali non ricevono lo stipendio da cinque mesi; inoltre, la Regione stessa non risultava avere ancora avviato i bandi per i progetti del 2015, creando dunque una situazione di totale incertezza.
In generale, poi, al centro della protesta vi era una richiesta quanto mai netta, ovvero che «nemmeno un euro venisse tagliato sui fondi sociali e in particolare sui progetti personalizzati delle persone con disabilità grave».

Ebbene, a incontrare le rappresentanze del Comitato 16 Novembre, dell’ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi), del Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna e di Viva la Vita Sardegna, è stato proprio l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali Luigi Benedetto Arru, che ha assunto una serie di impegni concreti su tutti i punti contestati.
Rimandando i Lettori al testo integrale del comunicato prodotto dopo l’incontro, a firma dello stesso assessore Arru, particolarmente significativo ci sembra il punto in cui quest’ultimo «garantisce che il finanziamento totale nell’anno 2015, per le politiche di inclusione sociale sarà di euro 244.000,00 inalterato rispetto all’anno 2014».
L’Assessore afferma altresì «che ci sarà una riorganizzazione del fondo, con sperimentazione, previa consultazione con le associazioni [grassetti nostri nelle citazioni]». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Salvatore Usala (usala@tiscali.it).

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