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Sanità: stop agli sprechi e investimenti in qualità

Medico e assistente fotografati di spalle, mentre esaminano delle radiografie«Il Patto per la Salute 2014-2016* – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, organizzazione costituita dall’Associazione Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze – ha fissato le risorse per il Servizio Sanitario Nazionale e definito le strategie di politica sanitaria per il prossimo triennio, in linea con uno dei princìpi fondamentali del Progetto Salviamo il Nostro SSN, da noi lanciato nel 2013: che cioè nonostante i tagli, la Sanità Pubblica rimanga sostenibile, a condizione di ridurre inefficienze e sprechi che si annidano a tutti i livelli».
«Se i “risparmi derivanti dall’applicazione delle misure contenute nel Patto rimangono nella disponibilità delle singole Regioni per finalità sanitarie” – prosegue Cartabellotta – tutte le Regioni dovrebbero avviare un virtuoso processo di disinvestimento (da sprechi e inefficienze) e riallocazione (in servizi essenziali e innovazioni), coinvolgendo attivamente aziende e professionisti sanitari. Purtroppo, a fronte della richiesta avanzata dal Governo con la Legge di Stabilità di recuperare 4 miliardi di euro, le Regioni hanno rinunciato all’incremento di 2 miliardi del Fondo Sanitario Nazionale, mettendo a rischio sia l’applicazione del Patto per la Salute, sia i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)».

Per dimostrare dunque che esiste un’altra strada, la Fondazione GIMBE dedicherà la propria Decima Conferenza Nazionale, in programma per venerdì 27 maggio a Bologna (Royal Hotel Carlton, Via Montebello, 8), da un lato proprio alla riduzione degli sprechi – guardando in particolare a quelli correlati al sovra o sottoutilizzo di servizi e prestazioni sanitarie e all’inadeguato coordinamento dell’assistenza tra i vari setting di cura – dall’altro lato all’aumento del cosiddetto value in Sanità, ovvero, in altre parole, alla crescita della qualità e degli investimenti.
Ad esempio, nel forum intitolato Scienza, Ricerca e Sanità, autorevoli rappresentanti delle Istituzioni e dell’industria si confronteranno sulla difficile compatibilità tra innovazioni farmacologiche e tecnologiche e sostenibilità delle cure in un sistema di risorse limitate. Vi parteciperanno Gianpiero Fasola (CIPOMO-Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine); Luca Pani (AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco); Giuseppe Recchia (GlaxoSmithKline); Giuseppe Remuzzi (Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Bergamo); Walter Ricciardi (ISS-Istituto Superiore di Sanità); Roberta Siliquini (Consiglio Superiore di Sanità).

Si parlerà poi della partnership tra GIMBE e l’Associazione Dossetti, nata dall’analisi delle contraddizioni tra diseguaglianze e diritto costituzionale alla tutela della salute, ciò che a parere di tali organizzazioni richiede una modifica dell’articolo 117 del Titolo V della Costituzione, in modo da restituire realmente allo Stato il ruolo di garante del diritto alla salute delle persone e di assicurare l’uniforme attuazione dei LEA su tutto il territorio nazionale.

Da ultimo, ma non certo ultimo, ampio spazio verrà dato a Bologna agli otto progetti del Laboratorio Italia realizzati da Regioni e Aziende Sanitarie, che utilizzando le evidenze scientifiche per guidare l’appropriatezza professionale e i reali bisogni dei pazienti nel riorganizzare i servizi, dimostreranno come il processo di disinvestimento e riallocazione possa essere la strategia migliore per contribuire alla sostenibilità della Sanità pubblica. (S.B.)

*Il Patto per la Salute – del quale nel luglio del 2014 è stato definito quello per il 2014-2016 – è un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e a garantire l’unitarietà del sistema.

Nel sito della Fondazione GIMBE è disponibile il programma completo della Conferenza di Bologna. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@gimbe.org.

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