Il diritto alla partecipazione scolastica

Si chiama così la pubblicazione disponibile sia in formato cartaceo che in e-book, curata da Salvatore Nocera, uno tra i massimi esperti italiani di inclusione scolastica, che offre agli operatori del diritto e alle famiglie gli strumenti conoscitivi di carattere normativo e giurisprudenziale che possono aiutare a rimuovere – con la personalizzazione degli interventi – gli ostacoli alla realizzazione dei bisogni educativi e delle aspirazioni esistenziali degli alunni con disabilità

Bambini a scuola

L’immagine di copertina di un rapporto curato da Save the Children Italia, intitolato “Imparare insieme – Approcci programmatici, metodologie e buone pratiche per l’educazione inclusiva nei Balcani”

È stato pubblicato nei giorni scorsi da Key Editore (in formato cartaceo e in e-book) Il diritto alla partecipazione scolastica. Normativa e giurisprudenza per la piena partecipazione scolastica degli alunni con disabilità, agile e utile volumetto curato da Salvatore Nocera, “prima firma” del nostro giornale sui temi riguardanti la scuola, già a lungo vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nella quale è oggi presidente del Comitato dei Garanti, oltreché responsabile del Settore Legale dell’Osservatorio Scolastico dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down).

La pubblicazione cerca in sostanza di offrire agli operatori del diritto e alle famiglie gli strumenti conoscitivi di carattere normativo e giurisprudenziale che aiutino a rimuovere – con la personalizzazione degli interventi – gli ostacoli alla realizzazione dei bisogni educativi e delle aspirazioni esistenziali degli alunni con disabilità.
Nel primo capitolo (Natura e contenuto del diritto), ci si sofferma per lo più sulla normativa costituzionale la quale ha delineato – dopo una serie di incertezze della giurisprudenza ordinaria, anche dal punto di vista della legittimità – il profilo e la natura del diritto allo studio degli alunni con disabilità, quale diritto soggettivo costituzionalmente rafforzato.
Nel secondo capitolo, invece (La programmazione del processo inclusivo), si passa in rassegna la normativa relativa alla programmazione del processo di partecipazione scolastica, sin dal momento dell’iscrizione, passando per i vari fondamentali atti personalizzati, normativi e pedagogici, e dedicando alcuni cenni anche alla programmazione territoriale.
E ancora, il terzo capitolo (Gli strumenti della programmazione) «si diffonde – come spiega lo stesso Autore – sugli strumenti della programmazione per la realizzazione dei singoli diritti che riempiono il contenuto di quello allo studio, soffermandosi non solo sul ben noto e abusato diritto alle ore di sostegno didattico, ma anche a quelli più importanti a carico dell’Amministrazione Scolastica, come la composizione delle classi, o a carico degli Enti Locali, come il trasporto gratuito e la nomina di assistenti per l’autonomia e la comunicazione». «Qui tra l’altro – aggiunge Nocera – si colloca la questione che temo resterà aperta ancora per qualche anno, riguardante le competenze, che se fino al 2014 erano state in capo alle Province, ora, dopo la Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni), non si sa bene a chi siano esattamente passate».
Il quarto capitolo, infine (La gestione e la valutazione del processo inclusivo) descrive il percorso di gestione del progetto partecipativo e la fase conclusiva della valutazione individuale dei singoli alunni e collettiva sulla qualità dell’inclusione. (S.B.)

Salvatore Nocera, Il diritto alla partecipazione scolasticaIl diritto alla partecipazione scolastica. Normativa e giurisprudenza per la piena partecipazione scolastica degli alunni con disabilità, Vicalvi (Frosinone), Key Editore, 2015, 78 pagine, 13 euro (prezzo di copertina).

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