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Non esiste accessibilità senza sicurezza (e viceversa)

Foto di Massimo Zucchiatti ("La normalità contiene l'eccezione")

“La normalità contiene l’eccezione” (foto di Massimo Zucchiatti)

“SicurezzAccessibile” è un semplice slogan per far capire che non può esistere accessibilità senza sicurezza e viceversa, due aspetti estremamente collegati tra di loro. Un concetto, questo, su cui già da alcuni anni lavora l’Università di Trieste, che ha proposto il percorso denominato appunto SicurezzAccessibile, per dare voce ad aspetti troppo spesso trascurati, ma che rivestono invece un’importanza fondamentale, «come purtroppo la cronaca ci insegna – spiega Giorgio Sclip, responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità dell’Università giuliana, membro del Focal Point per l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro – ovvero che, ai giorni nostri, le persone che rimangono maggiormente coinvolte in situazioni di emergenza sono proprio quelle con disabilità in quanto più vulnerabili».

Di tutto ciò si era parlato approfonditamente, nel capoluogo giuliano, anche il 23 ottobre 2013, durante la giornata di studi denominata Sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettiva: strategie per migliorare approcci e comunicazione in caso di emergenza, a suo tempo ampiamente presentata anche dal nostro giornale e che ora ha portato all’omonimo volume, curato dallo stesso Giorgio Sclip e pubblicato da EUT (Edizioni Universitarie Trieste).
«Tutti – sottolinea Sclip, parlando del libro – abbiamo bisogno di regole e abitudini che ci rassicurino, ma sono le eccezioni che rendono più umane le nostre vite. Eccezioni che bisogna saper gestire con intelligenza e flessibilità. Ciò accade tanto nella quotidianità che durante la gestione di un’emergenza. Parlare di salute mentale e disabilità intellettiva, accostando questi temi alla sicurezza intesa come tutela della persona, può sembrare un tentativo marginale di riflessione dalle scarse ricadute concrete, ma in realtà non è così. Questo volume, quindi, intende stimolare la sensibilità su queste tematiche, per condividere le soluzioni già individuate e riflettere sulle nuove sfide, nella consapevolezza che la relatività dei punti di vista è una risorsa e non un problema».

Presentato già oggi, 4 maggio, a Trieste, il libro sarà ora al centro di un nuovo incontro, in programma per martedì 5 maggio a Pordenone, presso la Sala Riunioni della Fondazione Bambini e Autismo (Via Vespucci, 8/a), con la partecipazione, insieme al curatore Sclip, di Cinzia Raffin, presidente della Fondazione Bambini e Autismo, Doriano Minisini e Stefano Zanut, rispettivamente comandante e componente del Corpo dei Vigili del Fuoco di Pordenone e Angelo Cassin, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria (AAS) n. 5 Friuli Occidentale. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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