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Il cervello e alcune patologie che lo colpiscono

Realizzazione grafica di cervello come un albero da cui si staccano delle foglie

Ci permette di pensare, sognare, inventare, muoverci, amare. È l’organo che regola funzioni e comportamenti, dai più semplici ai più complessi: la fame, la sete, la temperatura corporea, il pensiero, la creatività, le speranze, le emozioni. Eppure il cervello, tra tutti gli organi, è probabilmente quello meno conosciuto, accessibile, salvaguardato. A differenza di altri organi, infatti, ce ne occupiamo solo quando subentra una malattia che lo colpisce. Molte persone, inoltre, ignorano quanto sia importante nutrirlo ed esercitarlo, per mantenerlo efficiente a lungo e contrastare le conseguenze cognitive dell’invecchiamento.

Proprio per favorire questa “cultura”, il Gruppo Novartis Pharmaceuticals, con il patrocinio della SIN (Società Italiana di Neurologia), dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e di Parkinson Italia ONLUS, oltreché con la media partnership di Wired e Radio Deejay, ha realizzato Brainzone, una campagna informativa interamente digitalizzata, dedicata appunto al cervello e alle sue funzioni.
Fulcro dell’iniziativa è un sito internet strutturato come un contenitore ricco di informazioni, una vera e propria “piccola enciclopedia”, che con un linguaggio semplice e diretto introduce alla conoscenza del cervello: cos’è, come è fatto, come funziona, come lavora.
Brainzone, però, non offre solo teoria. Parte integrante del progetto, infatti, è la piattaforma Train Your Brain (accessibile da Brainzone.it e da Wired.it), che propone esercizi di brain training, ovvero di “allenamento mentale”, mettendo alla prova gli utenti rispetto a cinque diverse abilità mentali (matematica, velocità, linguistica, mnemonica e spaziale).
«Il cervello – dichiara Giancarlo Comi, direttore del Dipartimento Neurologico e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE) presso l’Istituto Scientifico San Raffaele, Università Vita e Salute di Milano e Past President della SIN – è l’essenza della nostra persona e della nostra vita e più la nostra vita è ricca di relazioni, emozioni, contatti e stimoli, meglio si mantiene il nostro cervello. Se lo abbiamo infatti ben esercitato e arricchito nel corso della nostra vita, ne vedremo i frutti nell’età avanzata. Invecchiamo in base a come abbiamo curato negli anni la mente, ma anche il corpo. Inoltre, ogni volta che facciamo esercizio fisico, spalmiamo un “balsamo” sul nostro cervello, perché il movimento potenzia la funzionalità cerebrale».

Oltre alle informazioni e agli esercizi per mantenere il cervello sano, Brainzone si occupa poi di alcune patologie che possono colpirlo, come quelle neurodegenerative, vale a dire, per tutte, la sclerosi multipla, la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer.
L’obiettivo, in questo caso, è fornire ai pazienti e ai loro familiari le informazioni fondamentali per riconoscere la patologia e imparare a gestirla al meglio, tanto più che il sito è arricchito da video-interviste a medici e pazienti che forniscono importanti informazioni relative proprio a questo tipo di malattie.
Un focus particolare è dedicato inoltre all’atrofia cerebrale, la perdita di volume del cervello, che avviene in modo fisiologico con l’invecchiamento o può essere accelerata in presenza di alcune di queste patologie.
«Le difficoltà di tipo cognitivo – osserva Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’AISM – hanno un grande impatto nella vita quotidiana dei pazienti con sclerosi multipla. Possono compromettere l’efficacia di strategie e trattamenti riabilitativi e possono anche incidere molto nel campo del lavoro, richiedendo uno sforzo maggiore rispetto agli altri, per svolgere le mansioni professionali cui si è chiamati. Detto quindi che il primo passo per gestire i sintomi è riconoscerli e non sottovalutarli, per l’AISM è importante tutto ciò che serve a informare le persone sulle difficoltà cognitive che si trovano ad affrontare e sulle soluzioni possibili, in modo che abbiano strumenti efficaci per essere protagoniste della propria vita, sino in fondo, ogni giorno».

Una caratteristica delle principali malattie neurologiche è proprio quella di manifestarsi a volte molti anni prima, con campanelli d’allarme che possono riguardare la sfera cognitiva o funzionale e che non vengono adeguatamente compresi. Riconoscere precocemente questi segni permetterebbe una diagnosi precoce e, in molti casi, di instaurare una terapia tempestiva.
«La malattia di Parkinson – sottolinea in tal senso Antonino Marra, presidente pro tempore di Parkinson Italia – è subdola, tende a far perdere tempo al paziente che arriva tardivamente alla diagnosi. Spetta alla lungimiranza del medico, in particolare al medico di famiglia, cogliere sul nascere i primi segni di tremore o rigidità e indirizzare il paziente allo specialista neurologo, per una diagnosi il più precoce possibile». «In generale – aggiunge poi – sulle malattie neurodegenerative c’è ancora molta ignoranza, le persone non amano parlarne, tendono ad allontanarle o ad equivocarle, fino al momento in cui una di esse non entra nella propria vita e allora si è costretti ad affrontarla, e non è facile. La conoscenza del problema può aiutare molto».

Ulteriore obiettivo della campagna è favorire la nascita di un vero e proprio movimento a favore della salute del cervello e diffondere un messaggio di cultura e prevenzione. A questo scopo, è stato realizzato Flashbrain, un innovativo digital flash mob cui gli utenti possono registrarsi e caricare un proprio video, nel quale replicare con la testa i movimenti mostrati in un tutorial (“videoguida”).

Rendere dunque il cervello più “popolare” e migliorare la conoscenza delle malattie neurodegenerative è quanto si propone Novartis Pharmaceuticals, leader nell’area delle Neuroscienze, che ha deciso di promuovere questa campagna sulla scia del grande successo di un’altra iniziativa di divulgazione sul cervello, la mostra Brain – Il cervello, istruzioni per l’uso, ospitata un anno e mezzo fa al Museo di Scienze Naturali di Milano e visitata da oltre 150.000 persone. (Barbara Erba)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: barbaraerba@gmail.com.

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