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Percorsi per la sclerosi multipla anche in Emilia Romagna

Roberta Amadeo

Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’AISM

«I PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali) sono strumenti fondamentali per garantire alle persone con sclerosi multipla una corretta presa in carico socio sanitaria e integrata. I servizi sanitari, fatti di interventi frammentati, parcellizzati e dispersi in una quantità di articolazioni e servizi tra centri clinici per la sclerosi multipla, centri di riabilitazione, servizi di medicina legale, servizi di protesi e ausili, servizi farmaceutici territoriali, dovranno favorire l’integrazione e l’interazione tra ospedale e territorio e i servizi sociali del Comune, definendo i percorsi specifici che garantiscano continuità della cura, dell’assistenza e della centralità della persona»: così recitava il primo punto dell’Agenda della Sclerosi Multipla, documento presentato nel maggio scorso dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), con cui tradurre in scadenze e atti concreti gli impegni contenuti nella Carta dei Diritti delle persone con sclerosi multipla la quale, come avevamo riferito a suo tempo, era stato elaborata per definire appunto le priorità da affrontare nel prossimo futuro, per le oltre 75.000 persone del nostro Paese con sclerosi multipla e che aveva visto come prima firmataria Beatrice Lorenzin, ministro della Salute.
Ricordando anche che l’obiettivo fissato segnatamente dall’AISM era quello di diffondere i PDTA in tutte le Regioni italiane, viene ora accolta con soddisfazione la notizia della Delibera di Giunta 1134/15 (Approvazione documento di indirizzo per l’organizzazione dell’assistenza integrata alla persona con sclerosi multipla (SM) in Emilia Romagna),approvata nel mese di agosto dall’Emilia Romagna, quinta Regione a muoversi in tal senso, dopo la Sicilia, il Lazio, il Veneto e la Toscana.
La stessa AISM ha partecipato attivamente alla redazione di quel documento, che verrà inviato a tutte le Aziende Sanitarie della Regione.

Tra i principali percorsi descritti dal provvedimento emiliano, vi sono quelli riabilitativi, pediatrici e accertativi. La Regione ha previsto inoltre l’istituzione di un Tavolo Regionale che si occuperà di monitorare la corretta applicazione e implementazione del PDTA sul territorio, attività che verrà condivisa con il Gruppo Regionale per la Valutazione dei Farmaci per la Sclerosi Multipla, con le Associazioni dei pazienti (AISM e altre organizzazioni di volontariato) e con le Aziende Sanitarie Regionali.
«Nell’àmbito della rappresentanza e dell’affermazione dei diritti – sottolinea Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’AISM – quello della presa in carico globale è imprescindibile se vogliamo che la persona con sclerosi multipla sia realmente al centro. Per questo lavoriamo costantemente su tutto il territorio italiano al fianco delle Istituzioni competenti, per costruire e promuoverne il pieno riconoscimento».
A confermare ciò vi è anche l’allegato tecnico della Delibera approvata dalla Regione Emilia Romagna, ove è esplicitamente presente il Contributo di AISM alla definizione di un percorso assistenziale integrato per la persona con sclerosi multipla e nel quale vengono stabiliti i princìpi di riferimento per garantire un modello assistenziale che preveda la continuità delle cure, appositi percorsi e la presa in carico globale da parte di un team caratterizzato da competenze sociali e sanitarie.

Da ultimo, ma non certo ultimo, un importante, ulteriore risultato è stato raggiunto rispetto alla definizione del percorso di accertamento medico-legale della disabilità, con recepimento di tutti i contributi dell’AISM, descrivendo e valorizzando, nello specifico, il ruolo che l’Associazione ha avuto negli ultimi anni riguardo alla definizione di progetti e azioni volti a promuovere la semplificazione delle procedure di accertamento, l’unificazione delle visite per l’invalidità civile e ai sensi della Legge 104/92, l’unitarietà dei modelli di certificazione sul territorio italiano e, soprattutto, l’elaborazione di strumenti di valutazione che consentano, nell’attuale sistema di accertamento italiano, di sostenere il compito valutativo delle commissioni (ad esempio: comunicazione tecnico-scientifica AISM-INPS per l’accertamento degli stati invalidanti; guida per una corretta valutazione dell’idoneità alla mansione ecc.). (B.E. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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