Disabilità e violenza sulle donne

C’è un argomento spesso trattato con silenzio, imbarazzo e invisibilità, e che unisce due problematiche complesse come la disabilità e la violenza alle donne, al centro del nuovo numero di «HP-Accaparlante», la rimarchevole e ben nota rivista del CDH (Centro Documentazione Handicap) di Bologna, che da più trent’anni produce buona cultura sulla disabilità e sulla diversità in generale

Copertina della monografia "La vie en rose" di HP-Accaparlante, ottobre 2015È La vie en rose il titolo del nuovo numero di «HP-Accaparlante», la rimarchevole e più che trentennale rivista del CDH (Centro Documentazione Handicap) di Bologna, edita da Quintadicopertina, che questa volta si sofferma su un argomento spesso trattato con silenzio, imbarazzo e invisibilità, e che unisce due problematiche complesse come la disabilità e la violenza alle donne.
«I percorsi di uscita dalla violenza alle donne – chiede Valeria Alpi, caporedattrice della testata – riescono ad accogliere anche le donne con disabilità? Le case rifugio sono ad esempio accessibili, o i servizi di aiuto hanno degli strumenti di comunicazione che si adattino a vari tipi di disabilità? E i servizi socio-sanitari che si sono sempre occupati di disabilità, sono in grado di gestire l’emergenza di una violenza fisica o psicologica a una donna disabile? E ancora, cosa intendiamo per forme di violenza quando chi le subisce ha una disabilità? A queste domande tentano di rispondere gli esperti che si susseguono in questa nostra monografia, nata da una rete di associazioni, centri e soggetti istituzionali, che si è incontrata a Milano il 1° dicembre 2014, per il primo workshop nazionale dedicato al tema Donne con disabilità: inventare e gestire percorsi di uscita dalla violenza».
Dai vari interventi del nuovo numero di «HP-Accaparlante», dunque, emergono alcune questioni irrisolte che, come sottolinea ancora Alpi, «vanno affrontate e portate all’attenzione di chi ha delle responsabilità decisionali e politiche. Perché non è solo questione di donne, e neppure solo di persone con disabilità».

Da ricordare poi che, come sempre, la seconda parte della rivista è dedicata ad alcune rubriche a tema, da Spazio Calamaio, che affronta l’appartenenza di genere, a Sport agevoli, che porta i Lettori “a cavallo”; da Incontro all’arte, che fa conoscere Cildo Meireles, artista brasiliano in grado di attraversare il tempo e lo spazio, a Beati noi, ove si affronta la delicata questione dei danni derivanti del “troppo amore” dei genitori verso un figlio con disabilità; e ancora, Controtempo, che racconta di come la musica sia stata al centro di un progetto socio-educativo rivolto a minorenni e giovani adulti, autori di reato. Chiude il numero, tradizionalmente, L’occhio sullo scaffale, con le recensioni di libri per adulti e bambini.
«Da segnalare anche – ricorda in conclusione Valeria Alpi – che l’artista Corvo Rosso, presente al citato workshop di Milano con la sua mostra Ti amo troppo, ha voluto regalare alcune sue immagini per accompagnare la monografia e che l’altro artista Attilio Palumbo ha disegnato la copertina, come già nel precedente numero e in tutte le uscite del 2015». (S.B.)

È possibile acquistare un numero singolo di «HP-Accaparlante» (10 euro in cartaceo, 4,99 in digitale), oppure abbonarsi (anche qui sia in cartaceo che in digitale). Per ogni informazione: abbonamenti@accaparlante.it.

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