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Un puzzle centrato sui bisogni

Puzzle in cui un omino sta per apporre l'ultimo pezzo per completarlo«Tutto questo progetto è incardinato sul concetto di “qualità della vita” e sulle sue più recenti rielaborazioni ad opera degli studiosi internazionali. L’obiettivo principale è quello di testimoniare l’importanza di spostare finalmente l’attenzione sui bisogni delle persone con disabilità e di rompere gli schemi tradizionali».
Così Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), parla del progetto ANFFAS Strumenti per l’inclusione sociale: matrici ecologiche e progetto individuale di vita per adulti con disabilità intellettive e/o evolutive, meglio noto come Progetto Matrici e ampiamente presentato a suo tempo anche dal nostro giornale, come una sorta di “puzzle” realizzato per mettere insieme in maniera ordinata una serie di informazioni utili e importanti per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità.

Proprio sul Progetto Matrici e sui risultati di esso ruoterà l’evento promosso per giovedì 3 dicembre a Palermo (presso l’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali della Regione Siciliana, Via Trinacria, 36/38, ore 9), dall’ANFFAS Sicilia, in collaborazione con il Consorzio La Rosa Blu, in occasione della Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, dedicata quest’anno dalle Nazioni Unite al tema Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità.
«Le “Matrici Ecologiche” – spiegano dall’ANFFAS Sicilia – sono un innovativo strumento di classificazione e valutazione dei bisogni della persona con disabilità, uno strumento capace, appunto, di rendere concreto il diritto della persona ad avere formulato il cosiddetto “progetto individuale” che le spetta ai sensi dell’articolo 14 della Legge 328/00, permettendo di mettere insieme in maniera ordinata una serie di informazioni utili e importanti per migliorare la qualità di vita. Infatti, pur essendo sancito dalla citata Legge 328/00, questo diritto, purtroppo, viene sin troppo spesso negato, con ripercussioni negative e durature sulle persone con disabilità, sulle famiglie e sullo stesso sistema dei servizi».

«La nostra Associazione – sottolinea ancora Giardina – si spende a livello nazionale e locale, perché di progetto individuale si continui a parlare e perché lo si faccia nei termini giusti. In particolare, con i risultati di Matrici abbiamo formulato una serie di raccomandazioni che torneranno utili a quanti sono coinvolti in una progettazione che non può più essere negata o ritardata sulla base della mancanza di risorse. Auspichiamo in conclusione che questo innovativo strumento possa essere adottato in tutti i Distretti Sociosanitari, in modo da realizzare concrete pari opportunità nell’accesso ai servizi, nonché un oculato utilizzo delle risorse disponibili».

All’incontro di Palermo del 3 dicembre parteciperanno tra gli altri Luigi Croce, coordinatore scientifico di Matrici, Francesco Marcellino, avvocato e consulente legale dell’ANFFAS, insieme ai case manager siciliani che hanno preso parte al progetto sperimentale, vale a dire Anna Zampino (ANFFAS di Patti, in provincia di Messina), Bartolomeo Fabio Pazienza (ANFFAS di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa) e Chiara Scrofani (ANFFAS di Ragusa).
A moderare i lavori sarà Antonio Costanza, vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasicilia.net.

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