«Ad oltre un mese dalla nostra protesta del 27 ottobre e a tre settimane dall’incontro con l’Assessore del 12 novembre, la Regione Toscana non sta mantenendo nessuno degli impegni presi. I disabili ultrasessantacinquenni, infatti, continuano a vedersi tolto il contributo per la Vita Indipendente e ad essere trasferiti sul fondo degli anziani non autosufficienti, perché, contrariamente a quanto garantito dall’assessore Saccardi [Stefania Saccardi, assessore al Welfare e all’Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Toscana, N.d.R.], la Regione non ha ancora diramato nulla in proposito. Inoltre, nonostante le promesse della stessa Saccardi, coloro che si son visti decurtato il contributo per la Vita Indipendente non hanno avuto ancora restituito il maltolto e infine, non è stato mantenuto nemmeno l’impegno assunto il 12 novembre di farci pervenire entro dieci giorni le bozze di nuove Linee Guida sul contributo per la Vita Indipendente».
A denunciarlo sono le stesse organizzazioni della Toscana (AVI-Associazione Vita Indipendente, ATP-Associazione Toscana Paraplegici, Associazione Paraplegici Aretini, Associazione Vita Indipendente Bassa Val di Cecina e Centro Studi e Documentazione sull’Handicap di Pistoia) che alla fine di ottobre, come avevamo riferito, avevano dato vita a una dura protesta a Firenze, contro la carenza generale di fondi per la Vita Indipendente, l’assoluta mancanza di essi dopo i 65 anni di età e gli eccessivi vincoli burocratici legati alle rendicontazioni delle spese sostenute.
«Riteniamo molto grave e sconcertante questo comportamento della Regione – dichiarano ora in una nota le Associazioni – e da parte nostra non possiamo accettare neanche lontanamente l’ipotesi di ritrovarci davanti al fatto compiuto di decisioni inerenti la Vita Indipendente prese sopra le nostre teste». (S.B.)
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