Dove c’è più welfare, c’è più crescita e più sviluppo

È sostanzialmente questo il senso dell’appello lanciato in questi mesi dal Forum Nazionale del Terzo Settore, a partire dall’incontro nazionale di inizio novembre a Roma e successivamente in varie Regioni italiane. Ora sta per arrivare in Emilia Romagna, ciò che accadrà il 15 dicembre a Bologna, con una conferenza stampa e un flash mob organizzati dal Forum del Terzo Settore Emilia Romagna e dal Coordinamento Regionale dell’Alleanza contro la Povertà

Immagine-simbolo della campagna "Il futuro è sociale" del Forum del Terzo Settore

L’immagine-simbolo delle iniziative promosse in questi mesi dal Forum del Terzo Settore, a livello nazionale e locale

«Il nostro appello Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare [lo si legga nel box in calce, N.d.R.] – è rivolto alla politica, ma anche a tutti noi e a tutte le forze sociali. È un appello a una mobilitazione positiva che vuole invitare a prendere in mano e rilanciare un investimento che sia prima ancora politico più che economico. Contesti sociali frammentati ci richiedono risposte che non possono essere frammentate. Allora bisogna costruire un disegno di welfare e partecipare ai processi di progettazione perché si arrivi a un welfare inclusivo. Nel fare questo dobbiamo riscattare la parola “sociale” da una logica emergenziale che ci condanna e ci schiaccia su noi stessi. Non avere una visione che faccia crescere le politiche sociali significa mettere un freno allo sviluppo, mentre sappiamo bene che nei Paesi dove c’è più welfare, c’è più crescita e più sviluppo».
Così Stefano Tassinari, coordinatore della Consulta Welfare presso il Forum Nazionale del Terzo Settore – organismo cui è associata anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – aveva concluso all’inizio di novembre a Roma l’incontro nazionale intitolato appunto Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare, che aveva dato il via ad analoghe iniziative a livello regionale, sempre con l’obiettivo di promuovere un confronto costruttivo con il Governo, le Istituzioni locali e gli altri attori sociali, su alcuni temi chiave per lo sviluppo del welfare nel nostro Paese.

Dopo le tappe di Milano e Torino, quindi, l’iniziativa sta ora per approdare a Bologna, con la conferenza stampa organizzata per martedì 15 dicembre (sede regionale delle ACLI, Via Lame, 116, ore 11) dal Forum del Terzo Settore Emilia Romagna e dal Coordinamento Regionale dell’Alleanza contro la Povertà, organismo composto da varie note organizzazioni (se ne veda l’elenco in calce) e promotore tra l’altro della proposta del REIS (Reddito d’Inclusione Sociale).
L’obiettivo sarà segnatamente quello di presentare e discutere il Manifesto del Forum e la citata proposta del REIS.

Interverranno per l’occasione Luca De Paoli, portavoce del Forum del Terzo Settore Emilia Romagna, Walter Raspa, presidente delle ACLI Emilia Romagna e portavoce regionale dell’Alleanza Contro la Povertà e Maura Forni, responsabile del Servizio Coordinamento Politiche Sociali e Socio Educative della Regione Emilia-Romagna.
Successivamente è previsto, nella bella cornice di Porta Lameluogo-simbolo a Bologna della lotta per la democrazia e di impegno e speranza per il futuro – il flash mob #ilfuturoèsociale – Diamo forza al welfare, per dare voce ai cittadini che ogni giorno si impegnano e partecipano per un Paese più giusto e solidale, «perché – come spiegano i promotori – credono che fiducia e voglia di investire sul futuro ripartano se si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Forum del Terzo Settore Emilia Romagna (Annalisa Bolognesi), annalisa.bolognesi@forum3er.it.

L’appello diffuso dal Forum Nazionale del Terzo Settore
Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare

Cittadini attivi per il welfare sociale
Ogni giorno milioni di persone si impegnano e partecipano attivamente:
– per un Paese più giusto e solidale, a partire dal rispetto verso coloro che più stanno pagando i costi della crisi e che rischiano di non avere più diritto ai propri diritti;
– perché credono che la fiducia e la voglia di investire sul futuro riparta se, col concorso di tutta la comunità, si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà.
Nei Paesi dove c’è più Welfare c’è più crescita e sviluppo.

A partire da questo impegno per comunità attive e solidali, del quale è protagonista il mondo del Terzo Settore, chiediamo di:
1. Investire nel welfare. Da Sud a Nord
Si costruisca insieme, istituzioni e forze sociali, un piano nazionale che superi i tanti e diseguali sistemi regionali e si stanzino risorse certe e stabili (praticamente dimezzatesi negli anni di crisi), che insieme al Fondo Politiche Sociali arrivino gradualmente in alcuni anni a un incremento complessivo dello 0,9% di Pil (15 mld€), senza tagliare altre risorse ai Comuni, per sostenere:
– la lotta alla povertà assoluta attraverso una misura attiva quale il REIS (Reddito di inclusione sociale);
– l’infanzia e adolescenza;
– la disabilità e non autosufficienza, vincolando la sanità all’integrazione sociosanitaria;
– l’immigrazione: asilo, integrazione, cittadinanza;
– le famiglie.

2. Garantire i livelli essenziali delle prestazioni
Si costruisce dignità, si rispetta la Costituzione e non si sprecano i soldi, solo definendo e rendendo esigibili i livelli essenziali delle prestazioni. Bisogna dare obiettivi a ogni servizio, adottando adeguati strumenti di verifica, monitoraggio, controllo. Inoltre occorre mettere in rete le innovazioni che già si realizzano sul territorio.

3. Far crescere il lavoro sociale
Riconoscere il lavoro sociale garantisce un welfare migliore e nuova occupazione. Serve aiutare le famiglie nel ricorso al lavoro di cura o educativo regolare anche prevedendo maggiori detrazioni e agevolazioni fiscali (“social bonus”)

4. Partecipare alla programmazione e all’organizzazione nazionale e locale del welfare
Volontariato, associazionismo e imprenditorialità sociale siano partner attivi delle politiche pubbliche, non semplici fornitori al costo più basso possibile e con ritardi nei pagamenti. Istituzioni e Terzo Settore devono promuovere insieme una reale partecipazione delle persone e della comunità nella programmazione, progettazione, realizzazione, monitoraggio e verifica dei servizi.

5. Trasparenza
Partecipazione, trasparenza ed eticità sono la vera lotta contro ogni forma di spreco, di speculazione, di corruzione, di clientelismo e di finto Terzo Settore. L’impegno alla trasparenza riguarda tutti gli attori coinvolti, quindi anche le Pubbliche Amministrazioni.

Gli aderenti all’Alleanza contro la Povertà
° ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani)
° Action Aid
° ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)
° Azione Cattolica Italiana
° Caritas Italiana
° CGIL-CISL-UIL
° CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)
° Comunità di Sant’Egidio
° Confcooperative
° Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
° Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano – ONLUS
° Fio.PSD (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora)
° Fondazione Banco Alimentare ONLUS
° Forum Nazionale del Terzo Settore (cui aderisce la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)
° Jesuit Social Network
° Legautonomie
° Save the Children
° Umanità Nuova-Movimento dei Focolari
° Adiconsum
° ARCI
° Associazione Professione in Famiglia
° ATD (Agire Tutti per la Dignità) Quarto Mondo
° Banco Farmaceutico
° CILAP EAPN Italia (Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà – European Anti Poverty Network)
° CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato)
° Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia
° Federazione SCS (Salesiani per il Sociale)
° Fondazione Banco delle Opere di Carità ONLUS
° Fondazione ÉBBENE
° Piccola Opera della Divina Provvidenza del Don Orione
° UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) (aderente alla FISH)

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