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Ricostruiremo quel lido ancora più accessibile e accogliente!

Milazzo (Messina), 20 febbraio 2016, il corteo dell'AISM per l'"Open Sea"

Il corteo promosso dall’AISM, che ha sfilato per le vie di Milazzo (Messina), fino ad arrivare al Lido “Open Sea”, dato alle fiamme nel gennaio scorso

A Milazzo, dove il mare è aperto a tutti: ci era capitato spesso di usare parole del genere, in questi anni, parlando del lido accessibile Open Sea, vero “fiore all’occhiello” di Milazzo, in provincia di Messina, voluto dalla locale Sezione dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Con grande tristezza, quindi, avevamo accolto il 12 gennaio scorso la notizia che quella struttura, dopo avere garantito in tredici anni di attività una vacanza accessibile a migliaia di persone con disabilità, era stata letteralmente devastata da un incendio doloso.
E tuttavia il momento della tristezza è stato rapidamente superato da quello della ricostruzione, come ha dimostrato la partecipata manifestazione promossa il 20 febbraio scorso dall’AISM, alla presenza dei vertici nazionali dell’Associazione, insieme a centinaia di volontari, soci e persone con sclerosi multipla, provenienti da tutta la Sicilia e anche dalla Calabria.

A far da prologo, un incontro a Palazzo D’Amico, sede dell’Amministrazione Comunale della cittadina messinese, dove si è preso atto, innanzitutto, dell’impegno arrivato da parte del Governo Regionale di voler sostenere l’AISM nella ricostruzione della struttura, tramite le parole dell’assessore regionale Bruno Marziano.
La parola è andata poi ad Angelo La Via, presidente del Coordinamento Regionale AISM. «Il lido – ha dichiarato – rinascerà meglio di prima, perché è un laboratorio di cittadinanza attiva, con il valore aggiunto della balneazione assistita». «La persona con disabilità – ha aggiunto – non è un pacco da buttare a mare o trascinare in spiaggia. Vogliamo quindi ricostruire il lido adeguandolo e passare dall’integrazione alla piena inclusione sociale, perché il diritto di vivere una vacanza non venga calpestato».
Dal canto suo, il sindaco di Milazzo Giovanni Formica ha ricordato che con la nascita dell’Open Sea, tredici anni fa, «si spostò l’asse dall’assistenzialismo alla compartecipazione quotidiana, parlando di diritto al tempo libero della persona con disabilità. Questo non è stato solo un incendio, ma un segno di violenza e deve diventare una straordinaria opportunità».
Anche l’Amministrazione Comunale di Milazzo, per altro, intende farsi promotrice di una serie di iniziative a sostegno dell’AISM, come sottolineato dall’assessore Santino Di Bella.

Importanti le parole pronunciate da Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM (la Fondazione che agisce a fianco dell’AISM), oltreché vicepresidente della MSIF, la Federazione Internazionale per la Sclerosi Multipla: «Il movimento sclerosi multipla – ha affermato – ha sancito il principio della qualità di vita. Tutti, indipendentemente da qualsiasi problema con il quale ci troviamo a convivere, dobbiamo poter vivere la nostra vita. Non è importante la rete delle Associazioni: è importante la rete delle Persone. Non ci fermiamo. Ogni conquista dev’essere per noi permanente, un passo avanti. Vogliamo un mondo diverso che sia costruito da ciascuno di noi. Così faremo parte del cambiamento che abbiamo voluto, con il risultato finale della vittoria sulla sclerosi multipla».
«Lo immaginavo – ha concluso Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’AISM – che fossimo così tanti. Quando ho saputo che il lido era stato dato alle fiamme, ho pensato subito all’incendio, similitudine che uso spesso, quando parlo di sclerosi multipla. Quando hai un attacco, infatti, è proprio come se scoppiasse un incendio, e noi ci attrezziamo per difenderci e spegnerlo. Ma se combattiamo l’“incendio della sclerosi multipla”, vuoi che ci facciamo sconfiggere dall’incendio fisico di un lido? Certamente no. Andiamo avanti e lo ricostruiremo ancora meglio per renderlo ancora più accessibile e accogliente».

Alla fine dell’incontro, quindi, tutti in marcia, a comporre un corteo colorato di rosso, animato dalle diverse Sezioni di Sicilia, con l’arrivo all’Open Sea, ove i volontari hanno composto un puzzle, consistente in un grande cartellone per testimoniare la volontà di ricominciare, il cui ultimo pezzo è stato posizionato proprio da Roberta Amadeo. (S.B.)

Ringraziamo Alessandro Ricupero per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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