«In poco più di due anni di sperimentazione, sono cresciuti progressivamente l’interesse e il favore, sia da parte dei giovani coinvolti, sia delle famiglie, passando da 23 presenze (e 14 ragazzi coinvolti) nei primi weekend del 2013 a 164 presenze (27 ragazzi) nel 2015. La speranza è naturalmente quella di estendere il progetto a un numero crescente di utenti, coinvolgendo anche altri educatori».
È con legittimo orgoglio e soddisfazione che Nicoletta Bigatti dell’Associazione Diesis di Milano esibisce i positivi numeri di Casa Riccardo, struttura nata dalla collaborazione tra la stessa Diesis, l’ASA Italia (Associazione Sindrome di Asperger) e la Società Umanitaria, situata, come avevamo raccontato poco dopo l’inaugurazione, nell’ex convento di Santa Maria delle Grazie a Vailate (Cremona), immerso nel verde, fra campi, fattorie, piste ciclabili e aria buona.
Nei tre grandi appartamenti di cui è costituita Casa Riccardo – due allestiti come spazio notte e uno come area per le attività comuni – adolescenti e giovani adulti con sindrome di Asperger o autismo ad alto funzionamento, trascorrono weekend o brevi vacanze, sperimentando modalità di vita autogestita fuori dal contesto familiare, con ciò realizzando concretamente le finalità per cui è nata nel 2010 la stessa Associazione Diesis, dalla volontà e dall’impegno di un gruppo di genitori ed educatori: potenziare, cioè, le autonomie dei ragazzi con queste problematiche, sviluppandone l’integrazione sociale.
«I soggiorni a Casa Riccardo – sottolinea infatti Bigatti – rispondono proprio a questa esigenza: con la supervisione e la presenza di uno o due educatori, i giovani imparano a mettersi in gioco fuori dal guscio protettivo della famiglia, apprendendo quelle abilità pratiche di organizzazione domestica che serviranno loro per vivere autonomamente, ma anche imparando ad affrontare e superare quelle difficoltà nelle relazioni che sono proprie della loro condizione, sia per ciò che concerne le necessarie mediazioni richieste dalla vita in comune, sia nelle interazioni col territorio».
Le giornate si articolano quindi fra i momenti di pianificazione pratica (organizzare le pulizie, programmare la spesa e i pasti) e quelli dedicati a decidere le attività del tempo libero, con visite alle fattorie e alle mete turistiche dei dintorni, gite in bicicletta e nuove esperienze di tipo ludico o sportivo. Tutto ciò, naturalmente, senza trascurare l’esigenza di ciascuna persona di avere tempi e spazi individuali.
«In questi intermezzi sottratti alla vita di tutti i giorni – aggiunge ancora la rappresentante di Diesis – i ragazzi non solo apprendono nuove abilità sociali e imparano ad affrontare i problemi legati all’interazione col prossimo, ma acquisiscono anche la consapevolezza di potere e sapere raggiungere certi traguardi, accrescendo la sicurezza e la fiducia in se stessi e rendendo a volte coscienti di queste potenzialità i loro stessi genitori! In tal senso Casa Riccardo offre ai suoi giovani ospiti una sorta di ponte verso il mondo “di fuori”, da affrontare con meno paura e più certezze, un passo fondamentale in vista di quella vita “dopo di noi” che rappresenta l’obiettivo principale delle famiglie, ma anche la loro preoccupazione più grande».
«La nostra ambizione più grande – conclude Bigatti – è anche quella di replicare questa positiva esperienza in uno spazio a Milano, che offra la possibilità, durante la settimana, di organizzare soggiorni strutturati in un vero e proprio progetto di vita autonoma integrato con le attività lavorative e culturali svolte quotidianamente dai giovani». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info.diesis@gmail.com.