Come modificare e creare un libro per tutti e per ciascuno

Modificare un libro e crearne nuove diverse versioni, affinché ognuno dei numerosi bambini che frequentano lo “Spazio Gioco” dell’Associazione milanese L’abilità possa partecipare all’esperienza stimolante e piacevole della lettura: è questo il senso dell’affascinante progetto attuato in collaborazione con il Politecnico di Milano, che presentiamo ai Lettori con le parole della stessa coordinatrice dell’iniziativa

Traduzione in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) del libro "L'onda"

Traduzione in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) del libro “L’onda”

I libri presenti in commercio spesso non sono adeguati alle capacità dei bambini con disabilità. Possono presentare immagini molto confusive o astratte, troppe parole e di difficile comprensione, possono essere eccessivamente lunghi o porre al bambino richieste che oltrepassano le sue abilità. Possono inoltre avere pagine troppo sottili, che il bimbo con difficoltà motorie non riesce a sfogliare oppure pagine non plastificate che un’eccessiva salivazione potrebbe rendere, dopo poco, illeggibili.
Per questo è necessario scegliere o adattare i libri a partire dalle possibilità e potenzialità di ogni bambino, nel rispetto dei suoi bisogni e delle sue capacità di attenzione e comprensione, con l’obiettivo di rendere l’esperienza piacevole e favorire l’apprendimento, riducendo situazioni di frustrazione legate al non riuscire a svolgere il compito.

È a partire da questi presupposti che abbiamo scelto per i bambini dello Spazio Gioco dell’Associazione L’abilità una storia, L’onda di Suzy Lee [Corraini Editore, Sesta Ristampa 2016, N.d.R.], con immagini semplici e concrete, per facilitare la comprensione e stimolare l’interesse. Inoltre, il contrasto del bianco e nero rende l’immagine più facilmente percepibile.

Strumenti utilizzati per la versione tattile del libro "L'onda"

Gli strumenti utilizzati per la versione tattile del libro “L’onda”

Il libro non presenta parole, ma è costituito da sole immagini, per facilitare i bambini che faticano a comprendere il linguaggio verbale, ma anche per stimolare l’immaginazione nei bimbi che, con le parole, possono creare una loro storia.
È stato tuttavia necessario modificare il libro e crearne nuove versioni affinché ognuno dei cinquantuno bambini che frequentano lo Spazio Gioco dell’Abilità potesse partecipare all’esperienza stimolante e piacevole della lettura.

Abbiamo così tradotto la storia con i simboli della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), per sostenere i bambini che presentano deficit di comprensione e attenzione e abbiamo plastificato le pagine per rendere il libro resistente all’uso.
Abbiamo quindi creato un libro tattile e uno story box per i bambini ipovedenti e per coloro che che faticano a focalizzare lo sguardo sulle immagini: l’oggetto concreto, infatti, facilita l’assimilazione e l’elaborazione dell’esperienza percettiva.
E ancora, abbiamo raccontato la storia attraverso la lettura animata del Teatro Kamishibai* che ha istituito un setting inedito e affascinante: i bambini hanno assistito incantati allo spettacolo che ha vivificato la protagonista e compagna dei loro giochi.

Teatro Kamishibai con Elisa Rossoni e i bimbi dello "Spazio Gioco" dell'Associazione L'abilità

Elisa Rossoni insieme ad alcuni bambini dello “Spazio Gioco” dell’Associazione L’abilità, alle prese con la lettura animata del libro “L’onda”, tramite il Teatro Kamishibai

Abbiamo infine sperimentato, con alcuni bambini con disabilità intellettiva, un dispositivo interattivo che ha permesso loro di immergersi nella realtà virtuale e aumentata della storia, per rendere l’esperienza più interessante e stimolante e per incrementare le competenze necessarie ad accostarsi ai libri in maniera adeguata e soddisfacente.

Il progetto, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, si pone l’obiettivo di stimolare e sviluppare le competenze necessarie per accompagnare il bambino alla visione attenta e adeguata del libro (capacità di attenzione, focalizzazione e contatto visivo, competenze esplorative e percezione visuo-spaziale, capacità di problem solving [“risoluzione di un problema”, N.d.R.], capacità di comprensione, abilità comunicative e relazionali).
Queste dunque sono alcune idee e possibilità per modificare un libro, che possono essere replicate e arricchite dalla creatività di ciascun operatore o genitore, a partire dagli interessi e dalle peculiarità di funzionamento di ogni bambino.

*Usato originariamente dai cantastorie giapponesi, il Teatro Kamishibai ha le sembianze di una valigetta di legno. La parola “Kamishibai” significa “teatro di carta”, perché non si anima con i soliti burattini o animali di pezza, ma al suo interno vengono inserite delle tavole con i disegni che raccontano la storia. Le immagini e i disegni colorati che “scorrono” all’interno del teatro sono accompagnati dalla voce dell’educatore-narratore che anima la storia (per approfondire, accedere al sito dell’Associazione L’abilità).

Pedagogista e coordinatrice dello Spazio Gioco dell’Associazione L’abilità di Milano.

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