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Viaggio fotografico nel mondo del volontariato

Olga Micol, "In carrozza", per "Si Può", mostra dell'AIAS di Trieste, giugno 2016

Olga Micol, “In carrozza”, per “Si Può”, mostra promossa dall’AIAS di Trieste (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici)

È stata promossa dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e dal CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e si chiama Tanti per Tutti. Viaggio nel Volontariato italiano. Si tratta della prima iniziativa capillare di documentazione fotografica del volontariato mai realizzata in Italia, volta a raccontare la vita delle associazioni, illustrarne le iniziative, mostrare i luoghi di incontro e presentare le tantissime attività promosse dai milioni di volontari del nostro Paese, esibendone i volti, le personalità, le emozioni.
Il momento culminante è in programma per l’11 giugno presso il CIFA (Centro Italiano della Fotografia d’Autore) di Bibbiena (Arezzo) con l’inaugurazione, seguita da una festa, di una mostra nazionale delle fotografie più significative del progetto. In contemporanea, poi, verranno inaugurate oltre 150 mostre locali in tutta Italia.
E ancora, a Bibbiena verrà presentato il libro fotografico che contiene circa 1.400 scatti selezionati da tutti i progetti coinvolti ed entro questo mese di giugno sarò attivo il portale web che raccoglierà e metterà a disposizione di tutti quelle fotografie, andando a comporre il primo archivio fotografico online del volontariato.

Tanti per Tutti ha visto la partecipazione di oltre 700 Autori, che da febbraio a dicembre dello scorso anno hanno realizzato in totale circa 10.000 scatti. Tra loro ne sono stati selezionati 300, tra i quali gli “opinion leader FIAF”, ovvero Enrico Genovesi, Fabrizio Tempesti, Ivano Bolondi, Sergio Carlesso, Raoul Iacometti, Stefania Adami, Daniele Cinciripini, Daniela Bazzani, Andrea Angelini e Nicola Ritrovato.
«Questa iniziativa – spiegano dal CSVnet – è un viaggio da nord a sud per toccare molte Regioni – dalla Lombardia alla Sicilia – e visitare tantissimi luoghi, dalle metropoli – come Milano e Roma – fino ai più piccoli paesi di provincia. Dall’aiuto alle persone con disabilità all’assistenza ai profughi e agli stranieri in situazioni difficili; dalle iniziative per i poveri, gli emarginati e le famiglie colpite dalla crisi economica alla cura e soccorso degli animali; dalle attività per la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi al sostegno agli anziani con forme di assistenza e vicinanza; dalle tante iniziative fatte per lo più dalle donne per le donne in difficoltà (ragazze madri, straniere, vittime di violenza…) alle grandi realtà sociali che connotano il nostro Paese, come la Croce Rossa, la Protezione Civile o il mondo di AVIS e dei donatori di sangue. Gli obiettivi sono stati puntat inoltre sulle tante associazioni di volontariato che si occupano di fare avvicinare allo sport le persone con disabilità, aprendo le porte del mondo del basket, dell’atletica, della vela, dell’hockey, del nuoto, dell’equitazione, o che si occupano di offrire il loro supporto per l’organizzazione di eventi sportivi di grande importanza, come le Paralimpiadi o la Firenze Marathon. E ancora, la presenza dei volontari per la tutela del patrimonio storico-artistico e nelle realtà delle carceri e nel sostegno alla lotta contro le dipendenze, l’aiuto ai giovani e le attività di supporto verso i più piccoli, senza dimenticare i tanti progetti per la cultura in tutte le sue forme e per la trasmissione di un patrimonio immateriale di storia e di tradizione italiana da non dimenticare».

Olga Micol, "Schiatzu", per "Si Può", mostra dell'AIAS di Trieste, giugno 2016

Olga Micol, “Schiatzu”, per “Si Può”, mostra promossa dall’AIAS di Trieste (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici)

«Riteniamo – commenta Roberto Rossi, presidente della FIAF – che il mondo del volontariato necessiti di attenzione. La stessa FIAF e tutte le sue strutture di contorno vivono dell’attività di numerosissimi volontari che donano il loro tempo, lavoro e competenza alla comunità degli appassionati di fotografia. Chi meglio di noi, dunque, volontari appassionati di fotografia e perciò esploratori di tutto quello che compone la complessa realtà del nostro tempo, può inserirsi consapevolmente, amorevolmente, proficuamente dentro il mondo del volontariato e cercare di portare alla luce il valore del suo esistere? Da questa domanda è appunto nata l’idea di questo progetto nazionale».

Dal canto suo, grazie alla presenza su tutto il territorio nazionale, il CSVnet ha aiutato e supportato i fotografi coinvolti nel progetto, facilitandoli nell’individuare le associazioni disponibili a fare entrare la macchina fotografica nelle loro attività. «Documentare il mondo del volontariato in azione – sottolinea Stefano Tabò , presidente del Coordinamento – è il cuore di questo progetto che ha visto i Centri di Servizio per il Volontariato coinvolti come una “guida”, per mettere in contatto i fotografi con le associazioni che operano nei territori. La fotografia riesce a cogliere le sensibilità, le attenzioni, ma anche i cambiamenti che interessano il nostro mondo e per questo è uno strumento che i Centri di Servizio possono e devono utilizzare sempre di più, per promuovere i valori e le esperienze del volontariato italiano».

In contemporanea all’evento di Bibbiena, come dicevamo, sono previste più di 150 altre mostre locali in Italia e tra tutte, segnaliamo qui quella intitolata Si Può, che verrà inaugurata a Trieste (Sala Espositiva di Via Boccardi, 7/b, ore 11.30) a cura dell’AIAS locale (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici), e che sarà incentrata sulle immagini realizzate dalla grande fotografa Olga Micol, già invitata anche alla Biennale di Venezia e nota per la sua capacità di interpretare luoghi e situazioni in modo particolarmente coinvolgente, all’insegna di un’elegante e coraggiosa originalità.
L’inaugurazione della mostra con cui Micol ha documentato l’attività dell’AIAS di Trieste, visitabile fino al 19 giugno (per informazioni: aias.trieste@libero.it), sarà introdotta da un intervento critico di Marianna Acerboni. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio stampa@csvnet.it.

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