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Tanti adolescenti con disabilità non più relegati in casa

Giovane in carrozzina spinto in salita da un assistente«Il percorso che tutti insieme abbiamo già iniziato vuole mettere in evidenza in particolare che la società sana esiste. Ed esiste in ogni comunità. Quella società sana che aiuta coloro che sono in difficoltà. E tra le categorie in difficoltà ci sono le famiglie che improvvisamente si trovano in una condizione di svantaggio per la nascita di un figlio con problemi. Famiglie che spesso, e sempre di più, tendono istintivamente a chiudersi all’interno del nucleo familiare, per mancanza di fiducia nelle istituzioni o nelle risorse della comunità, oppure scelgono la via poco collaborativa della lamentela scomposta. Noi abbiamo voluto intercettare la domanda delle famiglie con questa particolare difficoltà e incrociare l’offerta che può dare la componente sana della comunità delle Terre d’Argine, quella componente sana di giovani e giovanissimi che offrono parte del loro tempo e tutto il loro entusiasmo per gli altri. “Fratelli e sorelle maggiori”, “quasi amici” dei coetanei con disabilità».
Nel gennaio scorso, come avevamo riferito nel nostro giornale, erano state spiegate così da Nelson Bova, presidente dell’Associazione Il Tesoro Nascosto di Carpi (Modena), le caratteristiche di Quasi Amici, iniziativa voluta dallo stesso Tesoro Nascosto, insieme a numerose altre componenti, vale a dire l’Associazione Progetto per la Vita, la Fondazione Dopo di Noi, gli Scout della Diocesi di Carpi, l’AUSL di Carpi, l’Unione delle Terre d’Argine, l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Carpi e l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Ma come si è evoluto da allora quel progetto? Insieme al citato Nelson Bova, lo racconteranno giovedì 23 giugno, nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Giardino di Levante nel Palazzo del Comune di Carpi (ore 11.30), Luisa Turci, presidente dell’Unione delle Terre d’Argine, Alberto Bellelli, sindaco di Carpi e assessore ai Servizi Sociali e Sanitari dell’Unione delle Terre d’Argine, Marco Bigliardi, responsabile della Diocesi di Carpi, Emma Avanzi, responsabile della Neuropsichiatria dell’AUSL di Carpi, Giacomo Guaraldi e Loris Vezzali dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Fiorella Facciolo, presidente dell’Associazione Progetto per la Vita, Attilio Desiderio, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Carpi Due e Francesca Ternullo, “quasi amica” scout.

«Iniziato in forma sperimentale lo scorso 10 gennaio – anticipa Bova – con sei scout della Diocesi di Carpi e diciannove famiglie interessate, in sei mesi si sono aggiunti al progetto circa trenta studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia e un numero più alto, e in continua crescita, di famiglie con figli con disabilità interessate e gradualmente coinvolte. I Quasi Amici in questi mesi sono usciti spesso, hanno creato rapporti di amicizia. Ci sono state anche, naturalmente, criticità che abbiamo affrontato e risolto, e in ogni caso i giovani coinvolti, al termine delle giornate insieme, si sono raccontati con i videodiari, con una pagina Facebook e con un sito internet, ma soprattutto, ci sono tanti adolescenti con disabilità che finalmente non sono più relegati in casa, perché ora sanno che possono avere relazioni amicali con coetanei».
«Tra le altre novità – conclude il Presidente del Tesoro Nascosto – vi è l’avvio di Quasi Amici con i rifugiati, e anche lo studio del progetto da parte dell’Università di Bologna il cui lavoro porterà a dare il via all’iniziativa, nel prossimo mese di ottobre, anche a Bologna. E da ultimo, ma non ultimo, Quasi Amici arriverà in autunno a Milano, ospite dell’IID (Istituto Italiano della Donazione) e poco dopo a Roma. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Nelson Bova (nelson.bova@alice.it).

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