Il Governo deve rispettare le leggi sull’accessibilità digitale

«A violare in modo palese la normativa vigente in materia di accessibilità digitale sono proprio gli Atti del Governo sottoposti a parere parlamentare, vale a dire schemi di decreti legislativi, disegni di legge di iniziativa governativa oltre alla stessa Legge di Stabilità»: lo denunciano congiuntamente, ancora una volta, i Presidenti dell’UICI e della FISH, che scrivono al Presidente del Consiglio e al Ministro per i Rapporti con il Parlamento, chiedendo «di ripristinare le garanzie di accessibilità, e quindi di democrazia»

Uomo con espressione di sconforto davanti a un computerTramite una lettera inviata congiuntamente al Presidente del Consiglio, al Ministro per i Rapporti con il Parlamento e ai Presidenti di Camera e Senato, Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Vincenzo Falabella, presidente nazionale  della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), hanno segnalato ancora una volta la «totale inaccessibilità digitale degli Atti di Governo sottoposti a parere parlamentare».
«Mentre i siti di Camera e Senato – dichiarano in tal senso Barbuto e Falabella – hanno effettivamente impegnato risorse e progettualità per rendere più accessibili le informazioni e i documenti, talché la maggioranza di essi, delle Proposte e dei Disegni di Legge sono offerti in modalità accessibile, è invece con grande amarezza che continuiamo a rilevare, pur avendolo già segnalato, che a violare in modo palese la normativa vigente in materia di accessibilità sono proprio gli Atti del Governo sottoposti a parere parlamentare, vale a dire schemi di decreti legislativi, disegni di legge di iniziativa governativa oltre alla stessa Legge di Stabilità».

«I documenti, proposti in formato .pdf – sottolinea poi il Presidente dell’UICI – non solo sono grafici, dunque non leggibili, ma addirittura protetti, e quindi con l’impossibilità di decodificarli con i software OCR, quali FineReader e lo stesso ScreenReader. Senza contare che oltre ad essere inaccessibili alle persone non vedenti, sono pure difficilmente gestibili da qualunque lettore o analista che ne voglia estrarre una parte o intenda effettuare una ricerca testuale».

«Questa barriera – si legge nella nota diffusa da FISH e UICI – arreca un indubbio danno, ma assume anche, purtroppo, un disvalore educativo e simbolico: è infatti lo stesso Governo a non rispettare la normativa vigente e i princìpi di democrazia e inclusione che ad essa sono sottesi, prima fra tutti la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge dello Stato 18/09), oltreché una consolidata disciplina regolamentare e tecnica. Un esempio certamente negativo, per l’intera Pubblica Amministrazione sottoposta invece a monitoraggio».

Nella comunicazione, dunque, inviata al Presidente del Consiglio e al Ministro per i Rapporti del Parlamento, la FISH e l’UICI chiedono «di ripristinare le garanzie di accessibilità, e quindi di democrazia, adottando le conseguenti soluzioni tecniche, per altro non certo complicate». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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