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Troppi edifici scolastici ancora insicuri e poco accessibili

Aula di scuolaPiù di una scuola su dieci ha lesioni strutturali e in un caso su tre gli Enti Locali non effettuano gli interventi richiesti. Un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. E ancora, due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica.
Sono questi alcuni dei dati contenuti nel XIV Rapporto Nazionale su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, presentato a Roma da Cittadinanzattiva, ove si evidenzia anche che in generale le aule delle scuole possono essere considerate in discrete condizioni strutturali, ma spesso sono troppo piccole e non hanno sussidi adatti agli studenti con disabilità. Nella metà delle scuole, inoltre, mancano le palestre, in un istituto su quattro si mangia in locali impropri e in un caso su tre i cortili diventano parcheggi. Riguardo ai bagni, infine, nel 37% e nel 50% delle scuole risultano essere rispettivamente senza carta igienica o sapone.

In questo nuovo documento, Cittadinanzattiva si è basata sul monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia, ma anche sull’analisi di informazioni e fonti ufficiali.
Tra le novità proposte quest’anno, vi è una disamina della ricostruzione degli edifici scolastici nelle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni (Emilia Romagna, Abruzzo e Molise), accompagnata da alcune immagini che fanno parte di un viaggio fotografico nelle scuole italiane, condotto dall’organizzazione insieme al fotografo Rocco Rorandelli.
Altra novità è quella relativa al monitoraggio delle mense scolastiche di un campione di istituti che verrà ufficialmente presentato il 18 ottobre prossimo.

«All’indomani del sisma che ha colpito il Centro Italia – dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale di Cittadinanzattiva Scuola – ai cittadini che legittimamente e con preoccupazione chiedono conto delle stato delle loro scuole in diverse parti del Paese, occorre dare informazioni chiare. La situazione dell’edilizia scolastica è difficile, come dimostrano i dati e le foto del nostro monitoraggio e lo sarà per molti anni ancora, nonostante gli interventi governativi fin qui realizzati. Riteniamo poi doveroso che gli Enti Locali dichiarino in questi giorni quanti siano gli edifici sottoposti a verifica di vulnerabilità sismica (avrebbero dovuta farla entro il mese di marzo 2013!) e l’esito di tali accertamenti, oltre a quanti siano gli edifici adeguati simicamente. Ai Dirigenti delle scuole che ne sono sprovvisti chiediamo quindi che provvedano immediatamente a dotarsi di Documento di Valutazione dei Rischi e di Piani di Emergenza, per essere in grado di fronteggiare situazioni emergenziali. Chiediamo infine che i cittadini delle zone terremotate non vengano esclusi dalle decisioni e dal lungo percorso legato alla ricostruzione, per evitare soluzioni irrazionali, ritardi, sprechi, e per fare tesoro delle migliori esperienze, come il nostro Rapporto evidenzia tra le scuole terremotate di Emilia, Abruzzo e Molise».

Un capitolo a sé merita infine quello riguardante gli studenti con disabilità, sempre che nelle scuole riescano a entrarvi, ciò che per molti di loro – come abbiamo denunciato in questi giorni nel nostro giornale – non è sempre un’impresa facile.
Restando comunque al Rapporto di Cittadinanzattiva, da esso risulta che più di un bagno su quattro è inaccessibile e che, come già accennato, le aule siano troppo piccole e senza sussidi adatti (nel 78% di esse non c’è spazio sufficiente per consentire il movimento di una carrozzina, nel 73% non vi sono attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con disabilità).
Ancor più in dettaglio, nel 43% delle scuole monitorate mancano posti auto riservati alle persone con disabilità nel cortile o nel parcheggio interno, mentre nel 30% dei casi il percorso per raggiungere l’ingresso non è facilmente praticabile da chi ha problemi deambulatori. Inoltre, solo il 23% degli edifici scolastici su più piani dispone di un ascensore e anche quando quest’ultimo è presente, in una scuola su quattro non è funzionante.
Per quanto poi concerne i servizi didattici, le barriere architettoniche risultano particolarmente diffuse nelle biblioteche (35%), nei bagni (28%), nelle aule computer (27%) e nei laboratori (24%). Inaccessibili alle persone con disabilità motoria anche il 17% delle palestre, il 16% delle aule, il 14% delle mense e il 9% dei cortili.
“In positivo”, Cittadinanzattiva ricorda che dai dati nazionali resi noti dal Ministero (Anagrafe edilizia scolastica, 2015) risulta che il 71% delle scuole si è dotato di accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, mentre il 29% ne è ancora privo. Qui si va dall’eccellenza di Valle d’Aosta (97% delle scuole accessibili), Piemonte (88%) e Veneto (87%), all’assoluta carenza della Calabria (solo il 16% delle scuole è priva di barriere architettoniche), seguita a distanza da Sicilia e Campania (intorno al 50%) ed Emilia Romagna (59%). (S.B.)

Per ulteriori approfondimenti fare riferimento alla pagina dedicata nel sito di Cittadinanzattiva o scrivere a: stampa@cittadinanzattiva.it.

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