Legge sul “Dopo di Noi”: ritardi che preoccupano

«Ci preoccupano i ritardi nell’adozione dei tre Decreti Attuativi della Legge sul “Dopo di Noi” (“Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”) e temiamo anche che essi snaturino la stesse Legge»: lo dichiara Patrizia Frilli, presidente di DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni per il “Durante e Dopo di Noi”), guardando nello specifico alla situazione della Toscana, ma lanciando un allarme certamente valido anche per le altre Regioni

Uomo di profilo con espressione pensierosa«I ritardi accumulati dai Ministeri competenti rispetto ai Decreti Attuativi della Legge sul “Dopo di Noi” [Legge 112/16, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, N.d.R.] ci preoccupano molto, perché in considerazione degli ulteriori passaggi che necessariamente dovrà fare la Regione Toscana, rischiamo di arrivare a stringere qualcosa solo alla fine del 2017». L’allarme arriva da Patrizia Frilli, presidente di DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni per il “Durante e Dopo di Noi”), organismo che associa una cinquantina tra fondazioni di partecipazione, Associazioni e una rappresentanza della Cooperazione Sociale.

«I processi che metterà in moto la Legge 112/16 – aggiunge Frilli – richiederanno tempo e impegno da parte delle organizzazioni del Terzo Settore e delle Istituzioni, e quindi prima si inizia a chiarire il quadro, prima potremo metterci al lavoro per organizzare risposte efficaci nella prospettiva del “Dopo di Noi”. E c’è anche il timore che i Decreti Attuativi snaturino nei fatti la Legge, rispetto agli obiettivi che ha individuato: che non si sappia nulla, infatti, dei contenuti dei Decreti, è un fatto non certo rassicurante».

«Com’è noto – conclude la Presidente di DIPOI – entro lo scorso 24 agosto avrebbe dovuto essere approvato il Decreto Attuativo sulle modalità operative delle agevolazioni fiscali e tributarie, mentre entro il mese di dicembre sono attesi gli altri due, quello cioè che individua i destinatari delle misure finanziabili e il riparto tra le Regioni del Fondo Nazionale, e quello che definisce i cosiddetti “obiettivi di servizio”. Tre atti determinanti per la buona riuscita della Legge, rispetto ai quali non si sa praticamente nulla. Da parte nostra, quindi, siamo impazienti di lavorare e per questo ci appelliamo ai Parlamentari della Toscana perché intervengano e sollecitino Ministeri e Presidenza del Consiglio».
Timori e preoccupazioni che naturalmente DIPOI esprime in riferimento alla Toscana, ma che sono certamente riproponibili anche per le altre Regioni. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e appuntamenti: Ufficio Stampa DIPOI (Max Frascino), maxfrascino@gmail.com.

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