Passi avanti e passi indietro verso l’accessibilità

Una convenzione stipulata dalla Confcommercio di Milano, per rendere accessibili migliaia di negozi a persone con disabilità motoria; le iniziative attuate in città come Lucca e Pescara; il percorso inaugurato nell’area archeologica di Pompei: «Tutte iniziative apprezzabili e coerenti con la normativa vigente – sottolinea Vincenzo Gallo – ma nonostante le leggi, accade purtroppo che vari organi di controllo in Italia continuino a consentire la realizzazione di edifici pubblici e privati, di locali aperti al pubblico e la circolazione di mezzi inaccessibili a persone con disabilità»

Rampa davanti a un negozio

Una rampa davanti all’ingresso di un negozio

La Confcommercio di Milano ha stipulato una convenzione con una società specializzata, per rendere accessibili anche a persone con disabilità motoria migliaia di negozi. Iniziative analoghe sono state avviate in altre città come Lucca e Pescara.
Da sottolineare che rampe per disabili in gomma, in alluminio e in altri materiali, fisse e removibili, sono acquistabili facilmente anche su Amazon con poche decine di euro.
E ancora, come ampiamente riferito anche dalla “grande” informazione, l’area archeologica di Pompei ha vissuto nei giorni scorsi l’inaugurazione, da parte del ministro dei Beni Culturali Franceschini, di percorsi accessibili di tre chilometri, per persone con disabilità.

Sono tutte iniziative apprezzabili e coerenti con la normativa vigente, che prevede l’eliminazione degli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque, e in particolare di coloro che per qualsiasi causa hanno una capacità motoria ridotta o impedita. in forma permanente o temporanea.
Va poi ricordato che tutte le opere realizzate negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico in difformità dalle disposizioni vigenti in materia di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche, tali da rendere impossibile l’utilizzazione dell’opera da parte delle persone con disabilità, sono dichiarate inagibili.
E tuttavia, nonostante la normativa vigente, vari organi di controllo in Italia continuano purtroppo a consentire la realizzazione di edifici pubblici e privati, di locali aperti al pubblico e la circolazione di mezzi inaccessibili a persone con disabilità. A molte persone, pertanto, è negato il diritto alla mobilità e alla partecipazione sociale.
Mi auguro invece che si facciano maggiori sforzi ad ogni livello per realizzare città accessibili per tutti.

Padre di un giovane con grave disabilità.

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