“Nulla su di Noi senza di Noi”, ma non solo a parole!

«Più volte – denuncia Daniele Romano, presidente della FISH Campania – avevamo chiesto alla Regione di far convocare il Tavolo per lavorare insieme alle linee di indirizzo sulla Legge 112/16, ma solo dopo due mesi dalla nostra richiesta, siamo stati convocati per confrontarci su un documento già preconfezionato e senza la presenza degli Enti Locali e della Sanità». «Di fronte a ciò – conclude – ricordiamo che “Nulla su di Noi senza di Noi” non sono solo parole, ma uno slogan con cui ribadire l’idea che le persone con disabilità e le loro famiglie devono essere protagoniste della loro vita!»

Logo disabilità con cartello di protesta«Nulla su di Noi senza di Noi non sono solo parole, ma uno slogan che ribadisce l’idea che le persone con disabilità e le loro famiglie devono essere protagoniste della loro vita!».
Viene commentato così, da Daniele Romano, presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), quanto accade in Campania, in riferimento alla Legge 112/16 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi”.
In questi giorni, infatti, ed esattamente entro il 28 febbraio, le Regioni dovevano inviare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali le proprie linee di indirizzo per l’attuazione di tale norma, confrontandosi con le Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie e con gli Enti Locali. «Invece in Campania – sottolinea Romano – tutto questo è avvenuto solo ieri, 1° marzo, dopo che la nostra Federazione, insieme ad ANFFAS Campania (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), DPI Campania (Disabled Peoples’ International) e MO.V.I. CAMPANIA (Movimento Campania per la Vita Indipendente delle persone con disabilità), aveva chiesto la convocazione del Tavolo Tecnico (come previsto dal Decreto Attuativo della Legge 112/16), già a metà gennaio, sollecitandolo più volte all’assessore regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini, ieri assente».

«Alla riunione dell’Osservatorio di ieri – prosegue Romano – oltre alla FISH Campania, hanno partecipato le citate ANFFAS, DPI e MO.V.I., insieme alla FIADDA Campania (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), e tutte hanno fatto presente che non è accettabile questo modo di lavorare da parte della Regione. Più volte, infatti, avevamo chiesto all’assessore Fortini di far convocare il Tavolo per lavorare insieme alle linee di indirizzo, come è avvenuto in altre Regioni, ma solo dopo due mesi dalla nostra richiesta, siamo stati convocati per confrontarci su un documento già preconfezionato dalla Direzione delle Politiche Sociali e senza la presenza degli Enti Locali (Comuni e Ambiti Sociali) e della Sanità».

«Per noi è grave – afferma il Presidente della FISH Campania – che le Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie non siano state coinvolte dall’inizio, ma solo il 1° marzo, e che a pochi giorni dalla scadenza definitiva ci sia stato chiesto di inviare le nostre osservazioni entro e non oltre qualche giorno. A questo punto, quindi, ci rivolgiamo direttamente al presidente della Regione Vincenzo De Luca, il quale continua ad affermare che le persone con disabilità “sono una priorità per l’Amministrazione Regionale”. Bene, apprezziamo tanta attenzione, ma iniziamo a costruirle insieme le politiche che ci interessano direttamente, e non limitiamoci a semplici concertazioni o a “interventi spot”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.

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