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Parliamo di nautica accessibile

Disegno di una barca accessibile, che consente di accedervi a una persona in carrozzinaRipensare i luoghi della nautica e le imbarcazioni affinché siano accessibili a un pubblico più ampio possibile, per diventare essi stessi inclusivi anche per le persone con disabilità motoria. Al tempo stesso sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni, e tutti coloro che si occupano della progettazione di spazi pubblici, sulle possibilità che derivano dall’adottare un atteggiamento inclusivo nei confronti di coloro che hanno limitazioni fisiche: le persone con disabilità motoria, ma anche gli anziani, le donne in stato di gravidanza e tutti coloro che subiscono limitazioni temporanee delle capacità deambulatorie. «Si tratta – sottolinea Maria Rosaria Motolese, ingegnere esperta di accessibilità per la fruizione degli spazi abitativi e non – di un atteggiamento ancor più necessario, se consideriamo il valore sociale e terapeutico che la fruizione del tempo libero e la pratica di uno sport garantiscono a tutti coloro che vivono una condizione di disabilità. E lo stesso vale per quanto riguarda l’ideazione e la realizzazione di imbarcazioni che soddisfino i requisiti di accessibilità, senza dimenticare che, oltre a rispondere a un imperativo etico, la costruzione di imbarcazioni accessibili potrebbe aprire anche interessanti prospettive economiche».
Parole che sono certamente le migliori, per presentare l’incontro intitolato Nautica accessibile: infrastrutture ed imbarcazioni per un’utenza ampliata, in programma per domani, venerdì 31 marzo, a CarraraFiere (Sala Compotec, Padiglione D, ore 11.45-13.45), all’interno di Seatec 2017, mostra della tecnologia, della componentistica, del design e della subfornitura applicate alla nautica da diporto.
A organizzare l’appuntamento, per conto della stessa Seatec e di Exposanità – la Mostra Internazionale di Bologna al servizio della Sanità e dell’Assistenza – sono stati la citata Maria Rosaria Motolese e l’architetto Paolo Ferrari.

«Dai princìpi del Design for All (“progettazione universale”), alle possibili applicazioni nelle strutture portuali e sulle imbarcazioni – spiega ancora Motolese -, spazieremo anche attraverso esempi di progetti ed esperienze compiute, il tutto per far sì che il mondo della nautica diventi inclusivo, nei luoghi e nelle attività, e, perché no, per esplorare nuovi possibili mercati di prodotti e sistemi che ne favoriscano l’evoluzione».
Nel dettaglio del programma, durante il workshop Motolese porrà all’attenzione del pubblico il tema della necessaria accessibilità delle strutture, per favorire la fruizione della nautica anche da parte di un’utenza ampliata. In tal senso, verranno presentate alcune esperienze italiane significative, che dalla progettazione alla realizzazione dei luoghi della nautica e delle imbarcazioni, hanno recepito e applicato i principi dell’accessibilità for all.
Dal canto suo, Paolo Ferrari – che è dottorando di ricerca al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste e progettista di interni per navi da crociera e yacht a vela e motore, ovvero uno tra i maggiori esperti del nostro Paese nella progettazione di imbarcazioni accessibili, collaboratore della rivista «NauTech» – illustrerà i princìpi della progettazione ampliata applicata a imbarcazioni a vela dai 28 ai 77 piedi, ideate per abbattere le barriere architettoniche, permettendo la fruizione degli spazi esterni ed interni e favorendo quindi l’inclusione, come prevede il ribaltamento di prospettiva alla base del Design for All.
E ancora, Franco Gnessi, architetto e segretario generale dell’ASPRONADI (Associazione Progettisti Nautica Diporto), porterà le esperienze dei progettisti di nautica sul tema dell’incontro, così come l’esperienza del cantiere e la produzione di imbarcazioni accessibili verrà presentata dai Cantieri Patrone Sciellino di Savona.
La voce agli utenti finali, infine, sarà affidata all’esperienza di Marco Rossato, segretario dell’Associazione Italiana Classe Hansa, che realizza attività per la pratica della barca a vela anche per persone con disabilità.

I temi del turismo balneare e della nautica accessibile, ricordiamo in conclusione, verranno ulteriormente ripresi e affrontati all’interno di Exposanità, in programma a Bologna nel prossimo anno (18-21 aprile 2018), che riserverà come sempre ampio spazio ad esperienze e progetti tesi a facilitare l’integrazione della persona con disabilità in tutti gli aspetti della vita quotidiana, fra i quali anche lo sport e la fruizione del tempo libero. (S.B.)

È disponibile il programma completo del workshop. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Maria Rosaria Motolese (mrmotolese@libero.it).

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