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Attualizzazione artistica (e visione tattile) dei giochi d’infanzia

Locandina di "Inter-Azioni Giocose", Roma, maggio-settembre 2017È stata inaugurata il 30 maggio al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, e resterà aperta fino al 3 settembre, dopo una proroga dell’iniziale data prevista, l’interessante mostra denominata Inter-Azioni Giocose, realizzata dalle Associazioni Soqquadro e Museum, con la collaborazione del gruppo di scultrici non vedenti Mano Sapiens, nell’àmbito della settima Biennale Arteinsieme – Cultura e Culture senza barriere – la nota iniziativa promossa dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona (se ne legga anche nel box in calce).

«Il Progetto Inter-Azioni Giocose – spiegano dall’Associazione Soqquadro – nasce dalla collaborazione tra le nostre due realtà culturali [Soqquadro e Museum, N.d.R.], che hanno immaginato e composto un’esperienza creativa basata sull’attualizzazione artistica dei giochi d’infanzia (Triciclo, Marionetta, Meccano, Domino, Pupazzi in stoffa, Salto alla Corda, Battaglia Navale, Gioco dell’Oca, Campana, Tris, Aquilone, Cavalluccio, Nascondino, Altalena, Dama, Girotondo e il Picchio). L’esposizione si compone di due esperienze creative diverse e complementari: parte dei lavori, infatti, sono realizzati da un gruppo misto di artisti/e vedenti e ciechi/e che, lavorando insieme, hanno realizzato delle opere scultoree a quattro mani o con progetti corali. La seconda sezione della mostra ospita invece i lavori realizzati appositamente per questo evento da artisti/e vedenti, opere progettate e realizzati per essere esposte a visite tattili oltre che visive. Al progetto hanno aderito sedici artisti/e [l’elenco è nel box in calce, N.d.R.], provenienti da tutta Italia, che si esprimono con stili e tecniche diversi tra loro, ma che, in questa occasione, hanno ritrovato la voglia di narrare il gioco preferito della loro infanzia, unificandosi in questo modo tra di loro».

L’Associazione di Volontariato Museum, della quale abbiamo già avuto occasione di occuparci sulle nostre pagine, è consociata con l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e punta all’inclusione attraverso l’arte di persone non vedenti, sia organizzando visite guidate tattili, sia costruendo le basi per percorsi creativi di persone cieche, come il citato gruppo di lavoro Mano Sapiens, costituito appunto da cinque valide scultrici non vedenti.
Soqquadro, invece, ha realizzato dal 2000 ad oggi oltre 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti con cui ha elaborato diverse esperienze espositive legate ai temi sociali e inserendo le mostre in spazi “insoliti” della Capitale, quali ad esempio il Carcere di Rebibbia, le Stazioni della Metropolitana, il Mercato Alimentare di Piazza Vittorio, l’Ospedale San Camillo e molti altri.

Da ricordare infine che il 4 giugno – prima domenica del mese con apertura gratuita dei Musei – si è svolto l’evento esperienziale della Mosca Cieca, momento in cui i presenti hanno potuto visitare la mostra bendati, guidati dagli operatori di Museum, per acquisire una visione tattile delle opere in mostra e scoprire, in questo modo, il pianeta esplorativo, legato all’arte, delle persone non vedenti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ass.soqquadro@gmail.com; www.soqquadroarte.it.

Gli artisti e le artiste partecipanti a Inter-Azioni Giocose:
Stefano Amici, Antonella Bretschneider, Martina Buzio, Lucilla D’Antilio, Marco Ferrari, Rosella Frittelli, Maria Lepkowska, Rossella Liccione, Giusy Maletta, Giovanni Mangiacapra, Sonia Mazzoli, Clementina Penna, Manuela Scannavini, Angela Scappaticci, Dani Sol e Giorgia, Simona Vitello.

Biennale Arteinsieme – Cultura e Culture senza barriere
È un’iniziativa ormai ben nota, la Biennale Arteinsieme – Cultura e Culture senza barriere, nata nel 2003, in occasione dell’Anno Europeo delle Persone con Disabilità e giunta quest’anno alla sua settima edizione, a cura di TACTUS, il Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e con quello dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
«Lo scopo – come spiegato a suo tempo dal Museo Omero – è sostanzialmente quello di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre e per condizione sociale, attraverso la valorizzazione dellarte e dei beni culturali, con particolare riferimento all’arte contemporanea. In altre parole, si tratta di una manifestazione caratterizzata da un alto valore educativo e di sensibilizzazione, che intende promuovere iniziative volte ad agevolare l’accessibilità al patrimonio culturale e museale alle persone con disabilità e ai pubblici con esigenze speciali in generale, favorire nei giovani la crescita di una coscienza attenta alle questioni della diversità e dellintegrazione e la conoscenza dei principali protagonisti e dei molteplici linguaggi della musica e dell’arte contemporanea, nonché, da ultimo, ma non ultimo, promuovere i giovani artisti».

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