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Autismo: un’ora quieta per fare la spesa tutti insieme

Immagine scelta per la locandina dell'iniziativa "Quiet Hour" al Carrefour di Tavagnacco (Udine)

L’immagine scelta per la locandina dell’iniziativa “Quiet Hour”, attuata in Friuli Venezia Giulia

È ben noto che certe attività quotidiane che caratterizzano le giornate di una famiglia tipo, come andare a fare la spesa al supermercato, non sempre possono concretizzarsi con disinvoltura per le persone affette da autismo. Se infatti siamo frequentemente abituati a leggere storie di persone con disabilità scoraggiate, non potendo accedere a certi esercizi commerciali perché non accessibili, senza rampe di accesso e con pochissimo spazio “di manovra” tra i corridoi, assai meno frequentemente ci chiediamo cosa possano provocare a una persona con autismo la musica di sottofondo, gli altoparlanti, le porte scorrevoli, i motori delle apparecchiature o le TV accese per una promozione.
Invece la sensibilità verso i rumori è un fattore dello spettro autistico che provoca notevoli disagi e per questo diventa sempre un’ardua impresa, per una famiglia, organizzare un pomeriggio a fare le varie spese, finendo spesso con il dividersi tra gli impegni e distribuendo singolarmente ai genitori le “cose da fare”.
Grazie ora all’impegno dell’Associazione friulana ProgettoAutismo FVG, lo shopping per le famiglie di persone con autismo potrà essere fatto in tranquillità, tramite l’iniziativa denominata Quiet Hour (“Ora quieta”), già per altro promossa in numerosi negozi in Inghilterra.

Ma di che cosa si tratta esattamente? La Quiet Hour è sostanzialmente una parentesi di tranquillità, pensata appunto per rendere possibile e più gradevole il momento della spesa alle persone con autismo, sensibili ai rumori e agli stimoli sonori e visivi, mentre fanno la spesa vicine ai propri genitori.
Il primo supermercato italiano ad aderire all’iniziativa è stato il Carrefour di Tavagnacco, nei pressi di Udine, che ha adottato diversi accorgimenti, da attuare in due fasce orarie a cadenza settimanale, quali l’apertura delle porte automatiche a scorrimento presso l’entrata, le luci e le insegne a bassa intensità, una cassa dedicata ma non esclusiva, l’assenza di muletti e transpallet nelle corsie, la musica spenta e la mancanza di annunci improvvisi agli altoparlanti.
Il Carrefour ha messo a punto inoltre una App chiamata anch’essa Quiet Hour, che permetterà alle famiglie e alle persone con autismo di informarsi in tempo reale su eventuali spostamenti di giornata dovuti alle festività, facilitando in tal modo la programmazione e la gestione dei comportamenti problema delle persone con disturbi dello spettro autistico.

«Abbiamo trovato una grande sensibilità al tema – sottolinea Elena Bulfone, presidente di ProgettoAutismo FVG – e una grande collaborazione presso i vertici del supermercato che sono andati oltre la nostra previsione. Un’iniziativa del genere, infatti, apre concretamente la strada a una nuova sensibilità verso l’accessibilità ai luoghi pubblici da parte delle persone con autismi e disabilità intellettive nel nostro Comune e nella nostra Provincia, naturalmente con l’auspicio che tanti punti vendita seguano questo esempio, per dar modo alle nostre famiglie di fare la spesa in tutta serenità». (Laura Sandruvi)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@progettoautismofvg.it.

L’Associazione Progetto Autismo FVG conta circa 300 iscritti di cui 100 famiglie con un figlio o figlia affetto/a da disturbo dello spettro autistico. L’Associazione, nata dieci anni fa, si è formata nasce proprio con l’intento di alcuni genitori di sostenersi per attivare sul territorio friulano una serie di servizi rivolti ai propri figli.
Home Special Home – di cui anche il nostro giornale si è già ampiamente occupato – è l’attuale sede di ProgettoAutismo FVG, che a seguito di una profonda ristrutturazione, si trasformerà in un centro polifunzionale adibito all’accoglienza semiresidenziale e residenziale di persone con autismo, con i criteri dell’housing sociale. Vi troveranno spazio, infatti, gruppi di appartamento per “Settimane Respiro” e per il “Dopo di Noi”, laboratori abilitativi, un atelier artistico, una palestra, un centro convegni, una sala musica, una mensa e una grande cucina per i laboratori, oltre a spazi relax per genitori. Vi sarà inoltre un appartamento offerto in uso gratuito all’ASUIUD (Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine), riservato a una persona accompagnata da un educatore per il servizio di help care nei giorni di sollievo familiare e per le emergenze. (L.S.)

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