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Dove si negano i più elementari diritti alle persone incontinenti

Dito puntato di un uomoGià protagonista insieme a numerose altre organizzazioni di una dura contestazione nei confronti dei nuovi LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza), ritenuti «“colpevoli” di danneggiare pesantemente le persone incontinenti e stomizzate», come avevamo ampiamente riferito qualche tempo fa, la FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti Disfunzioni del Pavimento Pelvico) segnala ora un’azione legale condotta in Sicilia dalla propria referente per la Provincia di Messina, Domenica Fobert, che insieme ad alcuni genitori di persone con spina bifida o altre patologie connesse a problemi di incontinenza, ha sporto querela, presso la locale Legione dei Carabinieri, nei confronti del Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Messina, ritenendo del tutto lesivo il “tetto” fissato per la fornitura di materiali indispensabili in tali situazioni, quali sono i cateteri.
«Nella Regione Sicilia – commenta Francesco Diomede, presidente nazionale della FINCOPP – e non solo in essa, ai bambini e ragazzi con spina bifida, o altre patologie con le medesime problematiche, vengono negati i più elementari diritti, nonostante i LEA prevedano percorsi riabilitativi mirati, in modo tale da reinserire nella società civile le persone con disabilità. In merito, tra l’altro, si erano espressi così sia il Ministero della Salute che la stessa Regione Sicilia, con un’apposita nota sui cateteri». Una nota, ricordiamo, che su queste stesse pagine avevamo definito un «prezioso “strappo alla regola”, in favore delle persone incontinenti», nonché un «importante precedente».
Come FINCOPP – conclude Diomede – non molleremo, assicurando alle famiglie il nostro pieno e incondizionato sostegno». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: finco@finco.org.

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