Riprende il faticoso cammino del Programma di Azione

«Quel documento è il risultato di due anni di lavoro, su aspetti di particolare rilievo e delicatezza, dal riconoscimento della disabilità alla vita indipendente, dalla mobilità al diritto allo studio, dall’inclusione lavorativa alla tutela della salute. Non poteva rimanere ancora in un cassetto!»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH, commenta l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del “II Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”, auspicando ora che i successivi, necessari passaggi siano molto celeri

Realizzazione grafica con logo di disabilità«Finalmente riprende l’iter di approvazione di questo documento, licenziato dall’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità nell’ormai lontano 19 ottobre dello scorso anno e già trasmesso da mesi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla Presidenza del Consiglio»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 10 luglio, del II Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, testo che ora dovrà passare alla valutazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per tornare poi in Consiglio dei Ministri, prima della firma del Presidente della Repubblica.

«Quel Programma di Azione – sottolinea Falabella – è il risultato di due anni di lavoro, condiviso e dettagliato, su aspetti di particolare rilievo e delicatezza, dal riconoscimento della disabilità alla vita indipendente, dalla mobilità al diritto allo studio, dall’inclusione lavorativa alla tutela della salute. Non poteva rimanere ancora in un cassetto!».
Che per altro la FISH tenesse particolarmente alla pubblicazione del Programma di Azione, quale condizione essenziale per la sua attuazione, è apparso evidente in queste ultime settimane, con dichiarazioni e prese di posizione sempre più frequenti in tal senso, a partire dallo stringente editoriale (Il Programma di Azione nell’empireo degli oggetti smarriti) apparso sulle pagine della nostra testata (edita, com’è noto, dalla stessa FISH), ove appunto si denunciava e dettagliava l’incomprensibile ritardo.

«Ci auguriamo – conclude il Presidente della FISH – che dopo questo dovuto passaggio, i successivi atti siano molto celeri, per restituire alle Amministrazioni, alle Regioni, ai Ministeri, uno strumento essenziale nell’orientamento delle politiche e dei servizi rivolti alla disabilità. Su questi passaggi, ovviamente, la nostra Federazione manterrà la consueta elevata attenzione».
Nel frattempo, viene ancora segnalato dalla FISH, «si attende anche la ricostituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, luogo strategicamente essenziale, sia per il monitoraggio di quanto previsto nel Programma di Azione, sia per la declinazione di interventi congruenti. Ma, al momento, manca ancora il Decreto Ministeriale di nomina». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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