Un gioco inclusivo per tutti i bambini e uno spazio di gioco accessibile

Anche quest’anno l’Associazione milanese L’abilità è stata invitata al corso del Triennio di Design presso il NABA di Milano (Nuova Accademia di Belle Arti) e l’obiettivo sarà ancora quello di progettare un gioco inclusivo, utilizzabile da bambini con e senza disabilità. Questa volta, inoltre, gli studenti verranno invitati anche a porre la propria attenzione sullo spazio di gioco, per pensare e strutturare un ambiente facilitante e accessibile a tutti

Milano, marzo 2018, laboratorio psico-corporeo dell'Associazione L'abilità al NABA (Nuova Accademia di Belle Arti)

Una fase del laboratorio psico-corporeo tenuto dall’Associazione L’abilità, con gli studenti del NABA di Milano (Nuova Accademia di Belle Arti)

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, di cui avevamo a suo tempo riferito, l’Associazione milanese L’abilità è stata invitata per il secondo anno consecutivo al corso del Triennio di Design presso il NABA di Milano (Nuova Accademia di Belle Arti).
Come nel corso precedente, l’obiettivo sarà ancora quello di progettare un gioco inclusivo, utilizzabile da bambini con e senza disabilità, ma in più gli studenti verranno questa volta invitati anche a porre la propria attenzione sullo spazio di gioco, per pensare e strutturare un ambiente facilitante e accessibile a tutti.

Alla prima lezione, il 6 marzo scorso, sono intervenuti Carlo Riva, direttore dell’Associazione L’abilità ed Elisa Rossoni, pedagogista e coordinatrice dello Spazio Gioco della stessa, che hanno avviato con gli studenti una riflessione sulla necessità di promuovere il diritto e il piacere del gioco per i bambini con disabilità.
«Le parole che hanno restituito gli studenti – viene sottolineato dall’Associazione milanese – hanno mostrato una particolare sensibilità e attenzione rispetto a tale tematica e il desiderio di assumersi la responsabilità di progettare un gioco inclusivo che possa migliorare la qualità di vita di un bambino con disabilità. Attraverso un laboratorio psico-corporeo, gli studenti hanno poi sperimentato la relazione con l’altro e con il limite, riscoprendo il piacere del gioco, esperienza vitale e fondamentale che non dovrebbe riguardare solo la stagione dell’infanzia, ma attraversare e rivitalizzare tutte le età della vita, in particolare la vita degli adulti che con i bambini e con il gioco hanno a che fare nella quotidianità della loro professione».

A partire dunque dalle suggestioni emerse dal dialogo e dal confronto con L’abilità, nei prossimi mesi gli studenti del NABA proveranno a sviluppare le loro idee e proposte di gioco inclusivo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@labilita.org; spaziogioco@labilita.org.

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